
"Durante la crisi dei consumi, la spesa degli italiani non si è solo ridotta, ma è cambiata," si legge in uno studio sugli effetti che la crisi ha avuto sui consumi, pubblicato da Confesercenti.
"La complessiva contrazione dei consumi registrata in Italia tra il 2007 e il 2012 (-5,4%, circa 47 miliardi in meno) si è infatti accompagnata ad un cambiamento permanente dei comportamenti di spesa," si legge a seguire. "Una quota sempre maggiore dei consumi si è indirizzata verso le spese obbligate, dalle bollette a quelle per la casa, cresciute nel periodo di oltre 4,6 miliardi (+2,6%). Ma gli italiani hanno speso di più anche per la sanità, la comunicazione, la ricreazione e la cultura. Calano invece le spese per istruzione, mobilità, vestiario e persino per i generi alimentari. Stretti dal calo del potere d’acquisto, gli italiani hanno tagliato alcune spese più di altre, soprattutto quelle tradizionalmente più legate allo stile di vita ‘italiano’, dai motori alla moda e alla buona tavola."
E inoltre: "l’aumento dell’IVA è stato un autogol anche per l’erario: dal varo del primo di incremento di aliquota dal 20 al 21% – nell’ottobre 2011 – il gettito dell’imposta è diminuito continuamente." I risultati dello studio sono consultabili per esteso a questo indirizzo.