Bonus asilo nido: così puoi sommarlo all’Assegno unico

Per chi ha dei figli a carico sono disponibili diversi bonus che il governo eroga a sostegno della genitorialità. Tra questi vi è anche il noto Bonus asilo nido 2023, bonus per pagare la retta scolastica, ma anche l’Assegno Unico. Ma i due bonus sono cumulabili? Scopriamolo insieme.

Bonus asilo nido: così puoi sommarlo all’Assegno unico

Per i cittadini italiani con figli minori a carico sono disponibili diversi bonus che possono essere richiesti allo stato. Il primo è il cosiddetto Assegno Unico, un bonus che viene erogato mensilmente dal settimo mese di gravidanza fino al compimento dei 21 anni del figlio, e senza limiti invece per figli con delle disabilità.

Ma l’assegno unico non è il solo sussidio alla genitorialità che viene offerto ai cittadini italiani. Un altro importante aiuto viene dal Bonus Asilo Nido. Questo bonus ammonta a 272 euro per pagare la retta dell’asilo nido per i genitori di bambini fino ai 3 anni di età.
Ma le due agevolazioni sono compatibili tra di loro o si escludono a vicenda? Vediamolo insieme in questo articolo. A erogare i contributi alla genitorialità di cui parliamo è sempre l’INPS, che verifica la presenza dei requisiti necessari. Va detto che il bonus asilo nido in realtà è valido anche per quei bambini che hanno delle patologie gravi e per questo motivo non possono frequentare il nido.
La buona notizia è che il bonus asilo nido e l’assegno unico sono cumulabili, ma in una misura che varia per ogni singolo nucleo familiare a seconda del reddito.

Bonus asilo nido e Assegno Unico: ecco quando e in che misura sono compatibili

Bonus asilo nido: così puoi sommarlo all’Assegno unico

Il massimo a cui può arrivare il bonus asilo nido è di 272,72 euro che vengono erogati per undici mesi l’anno (un massimale dunque di tremila euro). Tuttavia questa somma è valida solo per chi ha un Isee inferiore a 25mila euro. Per Isee compreso tra 25mila e 40mila euro si scende invece a un massimo di 227,27 euro al mese (2500 euro all’anno). Sopra ai 40mila euro si scende invece alla metà del massimale ovvero 1500 euro, quindi 136,36 euro al mese.
Anche per chi non presenta l’Isee l’importo che si può ottenere rimane uguale a 1500 euro all’anno. Tale condizione sussiste anche qualora il genitore che fa domanda per il bonus non sia appartenente al nucleo familiare del bambino. Condizione fondamentale però è che il genitore che richiede il bonus sia colui che si fa carico delle spese per il nido (sia che sia pubblico sia che sia privato).