Bonus garage e saracinesca: cos’è e a chi spetta
Se avete bisogno di sostituire la porta del vostro garage potete fare conto su un utilissimo bonus, valido per questo e per la sostituzione delle saracinesche per rinnovare casa. Vediamo insieme che cos’è questo bonus e a quanto ammonta l’importo.
Con questo bonus potete sostituire la nostra porta del garage o le saracinesche di casa e ottenere una detrazione che arriva fino al 50% delle spese d’acquisto e di sostituzione per interventi svolti fino al 31 dicembre 2024. Vediamo insieme i dettagli del bonus.
La detrazione è suddivisa in 10 anni, con rate di pari importo su una spesa massima di 96.000 euro totali. In totale quindi la detrazione può essere al massimo di 48.000 euro, per ogni unità immobiliare. Non può essere richiesto né lo sconto in fattura, né la cessione del credito, come spiegato di recente dal Governo Meloni.
Le spese devono essere pagate con metodi di pagamento tracciabili, come il bonifico bancario, indicando il numero della fattura che la ditta o l’operaio rilascerà una volta completati i lavori, con l’Iban sia di chi paga che di chi svolge i lavori.
La detrazione si può richiedere soltanto se i lavori sono svolti su un box auto interrato o fuori terra, su un garage oppure su un posto auto coperto o scoperto, comunicando l’attività di ristrutturazione all’ufficio tecnico del Comune territorialmente indipendente attraverso una CILA.
Bonus porta per il garage: a chi spetta l’IVA agevolata
Inoltre sul Bonus porte per il garage si applica l’IVA agevolata al 10%, anziché al 22% se il lavoro si svolge in un’abitazione privata a uso residenziale, come stabilito dalla legge numero 488 del 23 dicembre 1999, all’articolo 7, comma 1, lettera B. Sono inclusi i seguenti lavori:
sostituzione d’infissi esterni e serramenti;
installazione di ascensori e scale di sicurezza;
realizzazione e miglioramento dei servizi igienici;
rifacimento di scale e rampe;
interventi finalizzati al risparmio energetico;
recinzione dell’area privata, e costruzione di scale interne.
L’agevolazione può diventare un bonus ristrutturazione per il bagno, la cucina, o per un restyling straordinario di una casa.
Possono chiedere il Bonus ristrutturazione i seguenti soggetti:
proprietari o nudi proprietari;
titolari di usufrutto, uso, abitazione o superficie;
locatari o comodatari;
soci di cooperative divise e indivise;
imprenditori individuali;
società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari.