Bonus librerie prorogato: cos’è e a chi spetta
Anche per quest’anno il governo italiano ha deciso di sostenere le librerie attraverso un bonus che viene erogato sotto forma di tax credit per le imprese che ne fanno domanda. Di recente questo bonus è inoltre stato prorogato: vediamo insieme che cos’è e a chi spetta.
Di recente il governo italiano ha deciso di prorogare la scadenza per presentare la domanda per il bonus librerie. La scadenza passa quindi dal 31 ottobre ore 13:00 all’8 novembre, con lo stesso orario. Entro tale data le librerie potranno richiedere il tax credit per l’anno 2022, ma solo registrandosi effettuando la domanda tramite l’apposito portale.
La notizia è stata resa nota tramite un avviso sul sito della direzione generale Biblioteche e Diritto D’Autore del ministero della Cultura. Per coloro che avevano presentato la richiesta già lo scorso anno sarà comunque necessario registrarsi di nuovo, inoltre è stato comunicato che l’attribuzione del contributo non sarà influenzata dalla tempistica di presentazione delle domande. Al momento dell’iscrizione l’esercente deve specificare la dimensione della propria impresa, che può essere micro, piccola, media o grande.
Bonus librerie 2023: ecco quando scade la domanda per il tax Credit
Il credito d’imposta che viene riconosciuto può arrivare fino a un massimo di 20.000 € per le librerie indipendenti che non fanno parte di alcun gruppo editoriale, mentre per quelle appartenenti ai suddetti gruppi il massimo è fissato a un limite di 10.000 €.
Possono però accedere al credito d’imposta solo gli esercenti che abbiano una sede legale nello spazio economico europeo; residenza fiscale o stabile organizzazione in Italia rispetto all’attività commerciale per cui si richiede l’agevolazione, dei ricavi derivanti da cessione di libri, anche se usati, che equivale ad almeno il 70% degli incassi complessivamente dichiarati; classificazione Ateco principale 47.61 per libri nuovi o 47. 79.1 per libri usati.
Il bonus per le librerie può essere richiesto soltanto presentando il modello F 24 tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate, con codice tributo 6894. L’incentivo va inoltre dichiarato nella dichiarazione dei redditi del periodo di riconoscimento del credito nonché in quella in cui viene utilizzata la somma del credito d’imposta.
Il credito d’imposta è parametrato all’ imposta sulla pubblicità, tassa per l’occupazione di suolo pubblico, mutuo , spese per locazione, contributi per i dipendenti, Imu, Tasi e Tari.