Credite Suisse: rischio SVB europea?
Dopo il fallimento della Silicon Valley Bank, il campanello d’allarme ha cominciato a suonare sopra altre banche che non navigano affatto in acque tranquille. Tra queste vi è il colosso svizzero Credite Suisse, che deve essere salvato da UBS, altra banca svizzera. Cosa succederà?
Per evitare un nuovo crack bancario, questa volta in Europa, è stato necessario procedere con l’acquisizione di Credite Suisse da parte dei rivali di sempre di UBS. Quest’ultima ha una capitalizzazione di 60 miliardi di franchi svizzeri, utili per procedere all’operazione. Approfondiamo insieme la questione ne seguente articolo.
Credite Suisse: salvataggio di Stato?
Ma è tutto come sembra? Secondo gli esperti bancari il salvataggio non è stato solamente opera di UBS, ma si tratta di un intervento statale, onde evitare di far fallire il colosso bancario. L’operazione che ha come facciata UBS infatti, sarebbe stata finanziata e garantita dalla Banca Centrale Svizzera. Ancora una volta sono i sodi pubblici a finanziare il salvataggio delle banche.
Come è stata salvata Credite Suisse?
Vediamo ora nel dettaglio come è stato possibile procedere al salvataggio di Credite Suisse. Gli azionisti riceveranno un’azione di UBS ogni 22,48 azioni Credit Suisse detenute, pari a CHF 0,76/azione per un corrispettivo totale di 3 miliardi di franchi svizzeri, ben al di sotto delle capitalizzazione in Borsa di venerdì.
Credite Suisse-UBS: nuova potenza bancaria
La fusione tra queste due banche ha generato un nuovo colosso bancario di importanti dimensioni. Il totale degli asset investiti ammonta a circa 3,4 trilioni di dollari. Inoltre, la transazione rafforza la posizione di UBS come banca universale leader in Svizzera.
Fondamentale il sostegno BNS
Ad aver giocato un ruolo chiave, come detto, è la Banca Centrale Svizzera. Senza la sua garanzia UBS non avrebbe investito fior di miliardi su di una banca in fallimento. La banca ha infatti affermato che:
è stata trovata una soluzione per assicurare la stabilità finanziaria e tutelare l’economia svizzera in questa situazione straordinaria.