Dimissioni Draghi: come hanno reagito i mercati?

Mattia Anastasi
  • Dott. in Economia Aziendale con curriculum Manageriale

Le ultime sono state ore molto concitate sul piano politico in Italia. Le dimissioni del premier in carica Mario Draghi, in seguito non accettate da Mattarella, sono un serio campanello d’allarme per la stabilità politica italiana. Ma come hanno reagito i mercati in questa altalena politica?

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Come ormai è noto anche ai meno esperti, qualsiasi nuova crisi o novità nel mondo della politica avrà in seguito dei risvolti più o meno gravi anche a livello di economia e dei mercati finanziari. Tali sviluppi sono spesso considerati più importanti che la politica stessa, al punto da influenzare decisione future.

Come stanno reagendo i mercati alla crisi politica in atto in Italia? Vediamo insieme i futuri sviluppi della questione.

Crisi governo Italia: come hanno reagito le borse?

Finanza

La prima reazione in caso di crisi politica di cui si tiene conto è quella dei mercati finanziari. Solitamente l’effetto si vede in pochi minuti e solitamente si tratta di effetti ribassisti. Nel caso delle dimissioni poi rifiutate del premier Draghi, la prima reazione dal mondo finanziario è stata quella della crescita degli spread. Questo perché si teme una forte instabilità politica nel breve termine.

Oltre a questa però a risentirne di più sono stati i titoli bancari: ad accusare il colpo è stato in particolare Banco Bpm, che da inizio 2022 si è visto perdere il 14% della capitalizzazione.

Dimissioni Draghi: banche le peggiori a Piazza Affari

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Come detto, a risentire in particolare delle dimissioni del premier Draghi sono state le banche. Il settore sta soffrendo in maniera importante già dall’inizio della crisi in Ucraina, con colossi quali Unicredit, la già citata Bpm e Intesa che stanno colando a picco. Il primo ministro Draghi è considerato come un’ancora di salvezza dagli investitori.

La sua connessione con il mondo bancario non ha fatto che peggiorare le cose: le sue dimissioni sarebbero viste come un segno di debolezza ulteriore per le banche, ed ecco perché il tracollo di queste ore.