Modello 730: chi ha diritto alla detrazione sull’affitto?

Dal 2 maggio è possibile inviare il modello 730 precompilato all’Agenzia delle Entrate. In questo modo è possibile dichiarare i propri redditi e verificare le detrazioni cui si ha diritto. Ma come funziona per quanto riguarda la detrazione sulle spese di affitto? Scopriamolo insieme!

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Il canone di locazione, ovvero l’affitto, si può detrarre dalle tasse? La risposta è sì, può essere inserito nel modello 730. Ma vediamo più nel dettaglio come funziona tale detrazione. Se il contratto d’affitto è stato registrato con il modello RLI (Registrazione Locazioni Immobili) dell’Agenzia delle Entrate, tutte le informazioni compariranno direttamente nel modello 730 precompilato del contribuente per cui sarà molto più semplice svolgere i calcoli.

La detrazione per l’affitto dipende sia dalla tipologia di contratto che dal reddito complessivo. Per avere la detrazione bisogna presentare due documenti: il contratto di locazione registrato e l’ autocertificazione per dimostrare l’utilizzo dell’immobile come abitazione principale, ma non serve essere residenti in tale sede. Basta in sostanza che sia o sia stato il vostro domicilio.

Se si appartiene a più categorie aventi diritto le detrazioni non sono cumulabili perciò conviene applicare quella più vantaggiosa in termini economici. Se nel corso dell’anno si hanno più contratti di affitto semplicemente i totali verranno sommati, il tutto però nel termine dei 365 giorni.

Modello 730: come funziona la detrazione per le spese dell’affitto

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La detrazione del canone di affitto prevede con il modello 730 i seguenti importi:

-300 euro se il reddito complessivo (comprensivo del reddito assoggettato al regime della cedolare secca) non supera i 15.493,71 euro;
-150 euro se il reddito complessivo (comprensivo del reddito assoggettato al regime della cedolare secca) è superiore a 15.493,71 euro ma non a 30.987,41 euro;

Se ci sono dei cointestatari del contratto di locazione dell’abitazione principale la detrazione spetta nella misura del 50% a ciascuno in relazione al loro reddito. Per i giovani tra 20 e 31 anni la detrazione (anche in questo caso suddivisa in base ai cointestatari del contratto) è pari a:

495,80 euro se il reddito complessivo (comprensivo del reddito assoggettato al regime della cedolare secca) non supera i 15.493,71 euro;
247,90 euro se il reddito complessivo (comprensivo del reddito assoggettato al regime della cedolare secca) non supera i 30.987,41 euro.