Modello 730: ecco quando arrivano i prossimi rimborsi
Proseguono ancora i rimborsi erogati dall’INPS per la presentazione del Modello 730. Molti italiani lo hanno già ricevuto ma non chi ha consegnato in ritardo il modello. In questo articolo vediamo insieme quali sono le date dei prossimi pagamenti e tutti i dettagli.
A partire dallo scorso mese hanno iniziato ad arrivare i primi rimborsi del modello 730 per i cittadini italiani che avevano una situazione di credito. Ma per chi lo ha consegnato in ritardo c’è ancora da aspettare e il rimborso potrebbe arrivare nei prossimi giorni o mese.
I Caf, i commercialisti e anche i singoli contribuenti, devono affrontarsi a mandare sul sito dell’INPS il modello compilato per poter ricevere i conguagli e non incappare in sanzioni. Infatti presentare il modello 730 è obbligatorio e lo si deve fare entro la fine del mese di settembre (precisamente entro il 2 ottobre).
Le cose invece sono diverse per i titolari di partita iva, i lavoratori autonomi, gli imprenditori individuali e i soci con partecipazioni in società quando i tempi per avere il rimborso del modello 730 si allungano di almeno sei mesi. Questa categoria predilige quindi l’impiego del modello F24, un metodo più veloce per avere il rimborso spettante.
Rimborso modello 730: i tempi e le situazioni caso per caso
Il rimborso del 730 arriva in busta paga in base alla data di presentazione del modulo. I rimborsi sono iniziati dal mese di luglio per chi ha inviato il modulo entro il 31 maggio. Ora si va a scalare di mese in mese quindi a settembre, in busta paga, riceverà il rimborso chi ha inviato il modello 730 entro e non oltre il 30 luglio. In ogni caso è importante ricordarsi di mandare via tutta la documentazione entro e non oltre il 2 ottobre.
Il rimborso del 730 per i pensionati, come anche per i disoccupati Naspi, viene erogato entro il secondo mese successivo alla data di presentazione della dichiarazione dei redditi, quindi a partire dal mese di agosto in poi.
Ci sarà poi anche chi sarà in situazione di debito e non avendo versato abbastanza contributi si troverà a doverli versare ora, e gli saranno scalati direttamente dalla successiva busta paga o nel cedolino pensionistico.