Modello 730: se il rimborso non è arrivato gli eredi lo possono recuperare

In caso di decesso improvviso può avvenire che il compenso spettante dal modello 730 di un contribuente non arrivi alla famiglia. Ma in quel caso è bene sapere che è possibile fare domanda sempre con il Modello 730 e richiedere quindi all’INPS la somma spettante dalla dichiarazione dei redditi della persona defunta. Ecco quali sono le istruzioni da seguire.

Modello 730: se il rimborso non è arrivato gli eredi lo possono recuperare
Con il modello 730 precompilato capita spesso che ai contribuenti spettino dei crediti. Ma nel caso in cui la persona fosse deceduta la somma spettante va perduta? No, tale somma spetta di diritto ai famigliari, che la possono richiedere all’INPS tramite la dichiarazione dei redditi della persona deceduta.

Il compenso è rintracciabile nella Certificazione Unica, ma è bene sapere che i compensi non possono essere inserite in quella presentata per sé stessi. Se la persona a cui spettano le somme è deceduta dopo aver inviato il suo modello 730, ma non ha ricevuto l’accredito da parte dell’INPS, gli eredi devono presentare la dichiarazione dei redditi della persona.

L’INPS funge da sostituto di imposta per chi riceve la pensione, e si occupa anche delle operazioni di conguaglio. I crediti spettanti arrivano a partire dal mese di agosto. In caso di decesso dopo la presentazione del modello 730 precompilato è necessario utilizzare la dichiarazione dei redditi della persona deceduta.

Va detto anche che l’erede non può inserire l’importo del rimborso del modello 730 nella sua dichiarazione.

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Le somme spettanti dalla persona deceduta possono essere verificate nella Certificazione Unica rilasciata lo scorso marzo dall’INPS.

Anche l’erede può richiedere la Certificazione Unica all’INPS, come scritto nella circolare numero 29 del 15 marzo in cui si legge:

Nel secondo caso, in cui la richiesta sia presentata da eredi del titolare della prestazione, detta richiesta deve essere corredata da una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, ai sensi dell’articolo 47 del D.P.R. n. 445/2000, con la quale il richiedente attesti la propria qualità di erede, unitamente alla fotocopia del proprio documento di riconoscimento in corso di validità.