Reddito di cittadinanza: ecco chi lo perderà da agosto

Già nelle prossime settimane alcuni cittadini italiani potrebbero già dover dire addio al loro reddito di cittadinanza. La misura infatti al prossimo anno sarà sostituita dall’assegno di inclusione. Vediamo insieme quali sono i cambiamenti che arriveranno già dal prossimo mese.

Reddito di cittadinanza: ecco chi lo perderà da agosto

Addio al reddito di cittadinanza, dal 2024 il tanto discusso sussidio statale sarà sostituito dall’assegno di inclusione. Ma già da agosto per la maggior parte dei beneficiari le cose cambieranno. Chi può continuare a riceverlo fino alla fine dell’anno? Vediamo insieme i dettagli in questo articolo.

La Legge di Bilancio 2023 ha previsto che il reddito di cittadinanza può essere percepito per massimo 7 mesi durante l’anno in corso. Per chi lo riceve da gennaio siamo quindi alla scadenza. Ma chi invece può continuare a ricevere la prestazione fino alla fine dell’anno?

A chiarire tutto è l’INPS con la nuova circolare pubblicata il 12 luglio. L’INPS con la circolare n. 61, spiega quali sono le modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2023 rispetto al reddito di cittadinanza, che all’articolo 1, comma 313, definisce a partire dal 2024, l’abolizione del sussidio. Ma cosa cambia già da adesso?

Reddito di cittadinanza addio, da agosto cambia tutto

Reddito di cittadinanza: ecco chi lo perderà da agosto

Nel documento, l’INPS spiega che il massimo di 7 mesi non si applica ai nuclei familiari in cui sono presenti minori, persone con disabilità o con almeno sessant’anni di età, che avranno il reddito di cittadinanza fino al 31 dicembre 2023.

Ma per tutti gli altri beneficiari, se la scadenza dei 18 mesi di fruizione continuativa cade dopo il 31 luglio 2023 l’erogazione della misura terminerà in tale data, essendo quindi trascorsi i 7 mesi previsti.

Invece se il periodo di fruizione continuativa dei 18 mesi termina prima del 31 luglio 2023 si potrà presentare una nuova domanda, dopo il mese di sospensione previsto dalla normativa, per averlo altre 7 mensilità, fino a un massimo di 7 mensilità complessive nel 2023.

Infine, in caso di sospensione dell’erogazione, alla sua ripresa il beneficio dovrà sempre risultare nel limite di 7 mensilità per il 2023.

I beneficiari hanno diritto sempre a due quote:

-una componente a integrazione del reddito familiare fino alla soglia di 6.000 euro annui moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza (7.560 euro per la pensione di cittadinanza);

-una componente per l’affitto fino a un massimo di 3.360 euro annui.