Reddito di cittadinanza: novità in arrivo per gli ex percettori

Di recente il governo Meloni ha detto stop al reddito di cittadinanza, scatenando tantissime polemiche tra i cittadini italiani, ben 15mila che si sono visti privati del sussidio da un momento all’altro. Ma per questa platea sono in arrivo buone notizie: ecco di che cosa si tratta.

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Da un giorno all’altro 15.000 italiani hanno dovuto dire addio al reddito di cittadinanza o lo perderanno a breve. Di questi molti non riescono nemmeno ad avere diritto al supporto per la formazione e il lavoro messo in campo del governo, per questo motivo le proteste in questi giorni si fanno sentire.

Il governo Meloni non ha mai nascosto di voler eliminare il reddito di cittadinanza, ma la misura è stata presa da un giorno all’altro e senza preventivare delle misure compensative. Tuttavia in questi giorni l’Inps e il ministero del lavoro si stanno occupando di cercare nuove soluzioni.

Il motivo per cui molti non possono avere il supporto per la formazione e il lavoro è che la soglia Isee necessarie per accedervi non è di 9360 € come  per il reddito di cittadinanza, ma è stata abbassata a 6000 €, per cui molti cittadini sono rimasti esclusi.

Reddito di cittadinanza: ecco le misure per gli ex percettori

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Il governo in questi giorni è al lavoro per estendere questo limite Isee a una platea più vasta, ma si sta anche valutando l’inserimento nel programma Gol per il lavoro. Il supporto per la formazione e il lavoro nasce dall’idea di spingere gli ex percettori del reddito di cittadinanza a rimettersi in gioco con nuove capacità professionali.

Tuttavia il sostegno che viene offerto è molto limitato: si parla di appena 350 €, che di certo non bastano a far fronte all’eliminazione del reddito di cittadinanza. Il governo sta pensando quindi di coinvolgere anche i fondi europei antipovertà attivando politiche specifiche per i cittadini esclusi, ma anche coinvolgendo i servizi sociali.

Quel che è certo però è che il reddito di cittadinanza è stato eliminato da un giorno all’altro senza un vero piano di sostegno alle famiglie che fino a questo momento lo percepivano. Sono infatti ben 230.000 le famiglie che ora si trovano in gravi difficoltà e che attendono una risposta concreta del governo che dovrebbe arrivare quanto prima.