Rivalutazione pensioni: come cambiano gli importi

Sono in arrivo importanti cambiamenti sul fronte delle pensioni. Il governo è infatti attualmente all’opera per svolgere alcuni cambiamenti sul fronte del sistema previdenziale, che potrebbero comportare una rivalutazione degli importi delle pensioni dal 2024: ecco quali sono i possibili scenari.

Pensione
Del tema delle pensioni si discute sempre molto, ma alla fine molte delle promesse che erano state fatte ai cittadini italiani non sono state poi mantenute. Adesso sul fronte del sistema previdenziale sembrano esserci dei cambiamenti in arrivo che potrebbero portare presto a una rivalutazione degli importi delle pensioni. Tuttavia attualmente il fondo dello stato destinato alle pensioni risulta davvero limitato.
Con soli due miliardi di euro a disposizione lo stato non potrà certo fare granchè, anche perché ha già preso un’importante decisione impegnandosi con il taglio del cuneo fiscale. Tuttavia alcuni cambiamenti sul fronte delle pensioni sembrano ormai vicino. Ma di che si tratta? Quello che è certo è che nel 2024 assisteremo a una rivalutazione delle pensioni a causa delle variazioni dei prezzi Istat.
Questa indicizzazione viene svolta annualmente per cercare di adeguare le pensioni al costo della vita; costo questo che è decisamente aumentato nell’ultimo periodo e che con l’inflazione che ha raggiunto quota 5,7% rischia di essere troppo per i pensionati italiani.

Pensioni: come varieranno secondo l’indicizzazione Istat

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Ma come funzioneranno quindi i conguagli previsti dai dati sull’indicizzazione Istat? Ciò che sappiamo è che entro il 20 novembre il Ministro dell’Economia e delle Finanze emanerà un decreto nel quale renderà nota la percentuale di variazione delle pensioni che verranno dunque adeguati al nuovo indice a partire dal gennaio 2024.

Stando ai dati di cui disponiamo attualmente appare probabile che la rivalutazione possa attestarsi al massimo sul 6%, ma nella peggiore delle ipotesi potrebbe invece limitarsi a un minimo del 5,5%.

Ma questi conguagli non sono gli unici che verranno effettuati: oltre alla rivalutazione prevista per il 2024, vi sarà anche un adeguamento all’indice definitivo 2023, sulla base dei dati di luglio dell’INPS e che dovrebbe attestarsi su un +8,1% sull’anno precedente. Ricordiamo che l’anno scorso la rivalutazione degli assegni e contributi previdenziali fu del 7,3% in via solo provvisoria. Dopo la rivalutazione che vi sarà quest’anno vi saranno quindi i relativi conguagli.