Tasso d’interesse: cosa succede ad Agosto?

Mattia Anastasi
  • Dott. in Economia Aziendale con curriculum Manageriale

I tassi di interesse sono in continua crescita e di riflesso aumenta anche l’incertezza economica: le prospettive per i prestiti e mutui nel 2023 si delineano sotto l’influenza delle decisioni della BCE e delle dinamiche di mercato. Approfondiamo insieme la questione nel seguente articolo.

Tasso d’interesse: cosa succede ad Agosto?

Il panorama finanziario del 2023 si presenta come un terreno in costante mutamento, con le decisioni della Banca Centrale Europea (BCE) a guidare le direzioni delle prospettive per i prestiti e i mutui. Nel contesto di un’economia caratterizzata da sfide e incertezze, la dichiarazione recente di Christine Lagarde. Cosa succederà ad Agosto con i tassi d’interesse?

Dichiarazioni Lagarde: come cambiano i tassi sui mutui?

Tasso d’interesse: cosa succede ad Agosto?

Lagarde, governatrice della Banca Centrale Europea, ha espresso tutta la sua preoccupazione per l’inflazione e le relative conseguenze sulla popolazione. L’approccio di BCE rimarrà dunque cauto sui tassi e sulla politica monetaria in generale. Si prospetta dunque una lieve variazione in aumento dei tassi nel breve periodo.

Tassi: cosa cambia per i mutui?

Il nono aumento consecutivo dei tassi d’interesse deciso dalla BCE ha portato il tasso di riferimento al 4,25%, raggiungendo livelli che non si vedevano da un ventennio. Questa costante ascesa dei tassi ha immediati effetti sulle scelte dei mutuatari, specialmente per coloro che stanno considerando mutui a tasso variabile e a tasso fisso.

Prosegue l’incertezza economica

A farla da padrone sarà ancora l’incertezza economica, dopo anni molto instabili in cui i prezzi sono aumentati a dismisura a seguito della guerra in Ucraina. Con il prezzo delle commodities ancora instabile, non è semplice elaborare una strategia di medio lungo periodo.

Quali sono le previsioni per il futuro?

Tasso d’interesse: cosa succede ad Agosto?

Non è dunque semplice fare delle previsioni certe per il futuro, e questo inciderà inevitabilmente sui tassi variabili. Destano invece meno preoccupazione quelli fissi, in quanto il loro livello è già elevato e difficilmente verrà influenzato da ulteriori lievi aumenti.