Tredicesima con meno tasse? Ecco quanto vale il bonus

Si è molto parlato in questi mesi della detassazione delle tredicesime che è prevista per quest’anno. Ma come funzionerà la nuova misura del governo? La riforma fiscale dovrebbe essere definitiva a fine mese, ma intanto il governo ha reso note le varie ipotesi di detassazione.

bonus 150 euro

Il governo sta lavorando da settimane alle detassazione delle tredicesime, che dovrebbe essere in vigore già dalla busta paga di quest’anno. La riforma dovrebbe essere resa ufficiale a partire dal prossimo 20 settembre, perciò per ora tutto ciò che sappiamo non sono altro che ipotesi.

La riforma fiscale punta soprattutto sull’introduzione della tanto discussa «flat tax», che però almeno per quest’anno sembra difficile da ottenere. Intanto però il viceministro dell’Economia Maurizio Leo fa sapere che si sta lavorando ancora sulla detassazione delle tredicesime, a partire da un taglio dell’Irpef facendo scendere l’aliquota al 15%, che oggi invece oscilla dal 23% al 43%.

Tuttavia questa ipotesi potrebbe essere applicata a scaglioni: per chi ha un reddito annuale di 15mila euro l’Irpef passerebbe da 230 a 150 euro, chi invece guadagna 20mila euro passerebbe da 400 a 240 euro di tasse di Irpef, e così fino alla soglia dei 35mila euro di reddito. Per il momento però non si tratta che di ipotesi ancora non sicure: il governo sta lavorando per trovare una misura che non crei eccessivi debiti alle casse dello stato.

Taglio delle tasse Irpef sulle tredicesime: ecco come funzionerà

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Al vaglio c’è anche l’ipotesi di estendere questo beneficio fiscale anche oltre il range di reddito dei 35mila euro, tuttavia buona parte della maggioranza si è dichiarata contraria a tale riforma estesa, anche perchè i soldi non ci sono e si rischierebbe di dare vita a un sistema insostenibile sul lungo termine. Confesercenti però spinge per la riforma e spiega:

la detassazione degli aumenti contrattuali e delle tredicesime è la via maestra da seguire per dare un impulso determinante alla domanda interna.

Nel frattempo però l’esecutivo lavora anche ad altre misure. La prima riguarda la possibilità di rateizzare l’importo Irpef di novembre sino al limite di giugno 2024, la seconda invece riguarda un’estensione dei fringe benefit anche per chi non ha figli. Ma le ipotesi, ad oggi, sono solo ipotesi.