Tredicesime a rischio: la novità del 2023

In questi mesi si era parlato molto della detassazione delle tredicesime mensilità che sarebbe dovuta entrare in vigore già da quest’anno per i lavoratori. Tuttavia, stando alle ultime novità che sono trapelate, sembra che la misura voluta da alcuni esponenti del governo sarà rimandata al prossimo anno.

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Tutti i lavoratori italiani ci avevano davvero sperato, ma la detassazione delle tredicesime non entrerà in vigore quest’anno come invece era stato anticipato dal vice ministro all’economia Maurizio Leo. Quello delle tredicesime è un punto cruciale della riforma fiscale che è stata approvata al parlamento quest’estate, ma ora sembrano esserci importanti cambiamenti rispetto alle aspettative che ci eravamo fatti.

Il problema ancora una volta è che i fondi non sono abbastanza per stanziare tutti i provvedimenti che erano stati anticipati. Ora che il governo ha fatto i conti in tasca ci sono solo 3,2 miliardi di euro rimasti a disposizione, e così sono le tredicesime a pagarne il prezzo.

Secondo quanto riporta il Corriere della sera, i pochi fondi a disposizione dello Stato verranno indirizzati essenzialmente su due fronti: pensioni e stipendi dei dipendenti pubblici da un lato, e costi di gestione dell’immigrazione dall’altro. Tra qualche settimana sembra che potrebbe anche esservi già un decreto pronto ad anticipare la manovra.

Tredicesime: addio al taglio per il 2023, se ne riparla il prossimo anno

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Insomma, la tanto attesa detassazione delle tredicesime non rientra nei piani di governo di quest’anno. Certo è che il governo dovrà comunque trovare una soluzione per adeguare gli stipendi ai costi sempre maggiori della vita che stanno subendo grossi aumenti a causa dell’inflazione, e che non accennano a diminuire almeno nell’immediato.

Tuttavia non c’è nemmeno la certezza che la detassazione delle tredicesime si concretizzi nel 2024: con gli investimenti previsti per quest’anno il prossimo anno si ripresenterà il medesimo problema e le coperture economiche potrebbero non esserci ancora una volta. Ad oggi sulla 13ª mensilità si applica l’aliquota Irpef di riferimento.

Non è quindi possibile usufruire di detrazioni fiscali o di bonus, mentre invece il governo auspica di potere applicarli anche alla 13ª e di abbassare l’irpef al 15% fisso per tutti lavoratori, la cosiddetta flat tax. Ma per il momento questa che stanno solamente ipotesi e ormai se ne riparlerà solo tra 12 mesi, sperando che i fondi questa volta siano destinati anche a questo punto