Cop 26: accordo sullo stop alla deforestazione

Mattia Anastasi
  • Dott. in Economia Aziendale con curriculum Manageriale

Ha avuto inizio la Cop 26, riunione delle potenze mondiali per la lotta ai cambiamenti climatici, a Glasgow e stanno già arrivando i primi accordi importanti. Il primo è un accordo che mira allo stop delle deforestazioni: vediamo di cosa si tratta e quali stati coinvolge.

Foreste

La Cop 26 di Glasgow è la ventiseiesima Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici e durerà dal 31 Ottobre al 12 Novembre 2021. Si attendono accordi importanti inerenti il clima e il rispetto per la natura, soprattutto dai paesi non particolarmente virtuosi.

Un primo accordo è già stato trovato: si tratta della lotta alla deforestazione, vediamo quali paesi coinvolge e di cosa si tratta.

Cop 26: intesa sullo stop alla deforestazione

ONU

Vediamo quali sono i punti principali dell’accordo sullo stop alla deforestazione. In primis, i leader mondiali si sono impegnati a terminare le deforestazioni entro il 2030, impegno da circa 19 miliardi di dollari. La notizia è arrivata dal Primo Ministro britannico Johnson che ha affermato a riguardo: “Questi grandi ecosistemi brulicanti, queste cattedrali della natura, sono i polmoni del nostro pianeta”.

Il coinvolgimento è chiaramente di tutti gli stati facenti parte dell’ONU, ma in particolare ve ne sono alcuni direttamente coinvolti, che da soli hanno l’85% delle foreste su scala mondiale.

Scopriamo quali sono e cosa hanno pattuito.

Stop alla deforestazione: gli stati coinvolti

ONU

Il problema della deforestazione è serio e necessita di un’intesa mondiale che ne limiti il proliferare. Vi sono stati che da soli hanno circa l’85% delle foreste su scala mondiale e questi sono: Brasile, Russia, Cina, Indonesia e Repubblica Democratica del Congo.

Le Nazioni Unite hanno istituito un fondo e, parte delle risorse messe a disposizione, verranno versate nelle casse di questi stati per aumentare la ripopolazione delle foreste e risolvere il problema degli incendi boschivi. Un particolare fondo da 1,5 miliardi è stato istituito solo per sostenere la foresta pluviale in Congo.

La produzione di olio di palma, cacao e soia dovranno divenire più sostenibili e diminuire le attività di deforestazione. Staremo a vedere se l’obiettivo verrà rispettato entro il 2030, ma un primo importante step è comunque stato effettuato.