Direttiva Case Green: come possiamo adeguare l’immobile?

Matteo Bertocci
  • Laureando presso l'Università di Perugia

Oggi andiamo a fornire alcuni consigli tramite i quali è possibile recuparare classi energetiche, in vista della direttiva Case Green, e risparmiare in bolletta.

Classe, Energetica

Dalla direttiva Case Green al momento sappiamo che gli edifici residenziali entro il 2030 devono raggiungere la classe energetica “E”. Per quanto riguarda gli edifici non residenziali, invece, i tempi sono più stringenti, infatti la categoria “E” deve essere raggiunta entro il 2027.

Il vero problema è per gli edifici esistenti che hanno classi energetiche delle categorie più basse, anche perché non è detto che gli interventi effettuati con il Superbonus abbiano consentito, con il recupero di 2 classi energetiche, di raggiungere i parametri per essere in linea con la direttiva Case Green.

Direttiva Case Green: isolamento termico

Ipoteca

In primis, dobbiamo tenere in considerazione l’isolamento termico per valutare l’efficienza energetica.
In caso di dispersioni sarà necessaria una maggiore quantità di energia per riscaldare in inverno e rinfrescare in estate, occorre quindi lavorare su questo problema molto comune nei vecchi edifici.

La soluzione principale è il cappotto termico, un involucro esterno che diminuisce la dispersione. Possiamo poi aggiungere la sostituzione degli infissi realizzati con materiali che assicurano un elevato isolamento e con doppia o tripla camera. Per questo lavoro è possibile usufruire del bonus infissi. Per quanto riguarda la pavimentazione si può optare per rivestimenti in materiali naturali come il legno, un materiale che:

  • trattiene il calore in inverno;
  • regola l’umidità all’interno;
  • riequilibra la temperatura interna.

Direttiva Case Green: ricicliamo l’acqua

Acqua

Per migliorare le prestazioni energetiche è bene limitare gli sprechi. Uno tra tutti è quello dell’acqua. Ci sono svariati sistemi in grado di riciclare l’acqua evitando dispersioni. Portiamo come esempi:

  • sistemi di raccolta dell’acqua piovana per irrigare le piante di casa;
  • impianti sanitari in grado di riciclare l’acqua della doccia e della lavatrice così da utilizzarla per lo scarico.

Direttiva Case Green: autoproduzione di energia

FOTOVOLTAICO

Per questo è possibile installare sui tetti pannelli fotovoltaici che consentono di autoprodurre l’energia elettrica.

Tramite i sistemi di accumulo di energia, è possibile conservare quella prodotta in più rispetto al fabbisogno che potrà essere utilizzata di notte, oppure in giornate poco soleggiate o in cui vi è un maggiore assorbimento di energia elettrica.

Contribuiscono a ridurre lo spreco di energia anche le caldaie di nuova generazione.