Transizione ecologica: presto 39 centri eolici in Italia
La transizione ecologica è uno degli obiettivi più ambiziosi ed importanti che il governo Draghi si è fissato. L’Italia, rispetto ad altri stati UE, è indietro sul fronte delle energie rinnovabili ed ecco perché c’è bisogno d’intervenire. Scopriamo dove saranno le prossime centrali eoliche.
Numerose Regioni hanno dato il proprio benestare per la costruzione di centrali eoliche off-shore, ossia situate nel mare dinanzi la costa italiana. I progetti in attesa di essere approvati sono ben 39 e, se attuati tutti, sarebbero in grado di fornire al Bel Paese ben 17 mila megawatt di energia, utile per diminuire o azzerare l’energia prodotta con le non rinnovabili.
Analizziamo la vicenda nel dettaglio.
Centrali eoliche: i numeri dell’Italia
E’ noto purtroppo che l’Italia, se paragonata ad altri stati europei, non spicca per la capacità di produrre energia da fonti rinnovabili. Ma in realtà sulla carta, come riportato da Terna S.p.a, sarebbero molti gli imprenditori pronti a costruire ed impiantare pale eoliche off-shore. Le turbine possono essere installate in due modi:
- agganciate al fondale marino, se questo non è eccessivamente profondo;
- poste su basi galleggianti.
Dei 39 progetti proposti, al momento solo uno è in fase di costruzione, sulle coste tarantine. La collocazione geografica degli altri progetti proposti è la seguente:
- Puglia: 12 progetti;
- Sicilia: 6 progetti;
- Sardegna: 8 progetti;
- Toscana: 7 progetti;
- Romagna: un progetto.
Transizione ecologica: una vera e propria sfida
In attesa che tali installazioni vengano effettuate, almeno questo è ciò che si auspica, è il momento di valutare tutte le opposizioni che progetti del genere possono incontrare. Il primo è sicuramente quello dei comitati per la tutela del paesaggio: l’Italia non ha vastità di luoghi estremamente ventosi, per cui la scelta ricadrà su alcuni luoghi ben precisi.
Il rischio è che i comitati per la tutela dei paesaggi, andranno a remare contro a tali progetti, convincendo anche l’opinione pubblica sulla scarsa utilità e sulla non attinenza culturale delle centrali eoliche off-shore.
I progetti in corsa necessitano di essere ultimati, superando anche lo scoglio del consenso e dei comitati, con l’obiettivo di dare all’Italia una fonte rinnovabile di energia pulita.