Concorso Agenzia delle Entrate: stop al tirocinio per assumere subito

Mattia Anastasi
  • Dott. in Economia Aziendale con curriculum Manageriale
21/02/2023

L’Agenzia delle Entrate ha urgente bisogno di inserire personale e per questo motivo ha deciso di mettere lo stop all’obbligo di tirocinio per fare entrare più persone possibile entro l’anno. Vediamo come funziona il concorso e quante persone entreranno.

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La Pubblica Amministrazione italiana è in forte crisi in quanto non sempre i concorsi riescono nel loro intento, ossia attirare persone con determinate competenze. La congiunzione tra domanda e offerta è divenuta assai complessa. Per cercare di mitigare questo problema l’Agenzia delle Entrate ha deciso di togliere l’obbligo di tirocinio ed assumere subito.

Concorso Agenzia delle Entrate: come funziona?

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Nel mese di Marzo è in arrivo un importante concorso per entrare nell’Agenzia delle Entrate. Si tratta dell’assunzione di 900 assistenti tecnici. Le date in cui sostenere le prove sono state spostate di un mese, tra il 13 e il 18 Marzo 2023. Ma non finisce qui, in quanto la Legge di Bilancio ha previsto ulteriori 3.900 assunzioni.

Agenzia delle Entrate: molte assunzioni entro il 2024

Il programma di assunzioni dell’Agenzia delle Entrate è molto fitto, in quanto nella Legge di Bilancio è stata deciso di assumere molto personale per sopperire alle carenze di organico. Oltre alle 3.900 assunzioni per il 2023, ne sono in arrivo molte altre entro il 2024.

Pubblica Amministrazione: quali sono i problemi?

Stando alla voce dei sindacalisti, i principali problemi dei sindacati sono legati al:

Nuovo precariato e questione salariale sono due priorità da affrontare subito.

I sindacati incontreranno il Ministro della Funzione Pubblica per pattuire, tra le altre cose, nuovi aumenti salariali tra il 2023 e il 2024.

I precari della PA

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Come detto, il problema principale della PA è che sono stati creati troppi precari che ora stanno ingolfando il sistema lavoro. I lavoratori precari, dal 2011, sono circa 145 mila, mentre i posti a tempo indeterminato sono 73 mila. La soluzione è quella di adottare un nuovo sistema di concorsi, più raoido e snello, che consenta assunzioni veloci e senza tirocinio.