Fringe benefit: quali sono le novità nel Decreto Lavoro

Manuela Margilio
  • Laureata in Giurisprudenza presso l'Università di Torino

nascTra le misure messe a punto con il Decreto Lavoro rientrano quelle relative al pacchetto welfare. L’intervento annunciato dal Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti in riferimento ai fringe benefit è stato reso effettivo con l’approvazione del provvedimento da parte del Consiglio dei Ministri.  Vediamo più nel dettaglio di cosa si tratta.

Bollette

Con l’approvazione del Decreto Lavoro da parte del Governo Meloni avvenuto nella giornata del 1° maggio 2023 un posto significativo è stato riconosciuto ai fringe benefit la cui soglia è stata aumentata per far fronte alle esigenze delle famiglie più numerose. Cosa sono i fringe benefit?

Fringe benefit: di cosa si tratta

Con il termine fringe benefit si fa riferimento alle somme che vengono erogate (e dunque in tal caso riportate nella busta paga) o rimborsate a lavoratori dipendenti, per far fronte al pagamento di utenze domestiche relative ad acqua, energia elettrica e gas naturale.

Il datore di lavoro potrà anche far rientrare la cessione di beni o l’erogazione di altri servizi (ad esempio bonus spesa o benzina). Insomma, una forma di remunerazione non in denaro particolarmente apprezzata dal lavoratore.

Tali prestazioni presentano il vantaggio di essere esentasse sia per il lavoratore che le riceve che per il datore di lavoro. Costituiscono di fatto una retribuzione aggiuntiva non soggetta a tassazione.

Fringe benefit: qual è il limite riconosciuto

Casa

La misura  con un limite di soglia pari a 258,23 euro. L’articolo 12 del Decreto Aiuti bis aveva disposto, limitatamente al 2022, l’incremento della soglia a 600 euro, somma non rinnovata con la Legge di Bilancio 2023.

Da gennaio 2023 sono dunque tornati a concorrere alla formazione di reddito imponibile Irpef in caso di superamento della somma pari a 258,23 euro.

Il datore di lavoro può decidere di superare tale soglia ma in tal caso il benefit si considera reddito da lavoro e viene dunque tassato per la parte eccedente.

Fringe Benefit: come interviene il Decreto Lavoro?

Il Decreto lavoro interviene fissando una nuova soglia per i fringe benefit aziendali del 2023. Essa viene infatti elevata fino a 3000 euro per i lavoratori dipendenti con figli minori grazie ad uno stanziamento di 142 milioni per rendere effettiva l’operazione. Attraverso un importante sostegno della famiglia il Governo vuole limitare gli impatti negativi conseguenti all’inflazione sui redditi.