Lavoro, Confindustria: servono riforme strutturali
Confindustria ha alzato la voce riguardo alle politiche lavorative future del governo, in quanto si richiede una riforma strutturale che abbia come base l’aumento dei salari minimi. Duro confronto tra Bonomi e Orlando a riguardo: analizziamo insieme la questione.
Continua lo scontro politico sociale sul tema lavoro, con un duro confronto tra il Presidente Confindustria Bonomi e il Ministro del Lavoro Orlando. Quest’ultimo è stato accusato da Bonomi di aver predisposto degli interventi non coerenti con le reali necessità del paese. Non si è fatta attendere la risposta del Ministro, che non ha fatto altro che accendere la scintilla su una questione molto spinosa.
Vediamo però insieme tutti i dettagli della vicenda lavoro, analizzando le eventuali riforme future.
Lavoro: duro scontro Bonomi-Orlando
Analizziamo in primis il contenuto dello scontro verbale a distanza che c’è stato tra il Presidente Confindustria Bonomi e il Ministro del Lavoro Orlando. Dopo la presa di posizione del Ministro riguardo il sostegno alle imprese, Bonomi ha scagliato la freccia, dicendo: “Caro ministro Orlando la strada che lei propone non è quella giusta. Il Patto per l’Italia non si costruisce con un ricatto, come il suo. Proposte del genere mostrano, per l’ennesima volta, il sentimento anti-industriali che pervade l’Italia”
Non si è fatta attendere la risposta del membro del governo: “Ricatto? Ho detto una cosa molto semplice, non ho capito cosa si vuol mettere in questo patto, se significa chiedere qualcosa non è patto, ma patto è se ognuno mette una disponibilità. La mia non mi sembrava una proposta eversiva. A me sorprende questa reazione, perché mi dà l’idea di una inconsapevolezza di quello che si può produrre nel Paese nei prossimi tempi. Noi rischiamo la crisi sociale e una caduta della domanda interna. Di questo le imprese si dovrebbero preoccupare”
Lavoro: cosa serve realmente alle imprese?
Stando a quanto apertamente dichiarato da Bonomi, ciò che serve realmente alle imprese italiane è un netto taglio dell’imposizione fiscale, che ha raggiunto livelli molto elevati, soprattutto se si considera l’attuale costo dell’energia e delle materie prime.
Diminuire le tasse è un modo per mettere più soldi in tasca agli italiani, che secondo Confindustria è l’unico modo per far riprendere il settore del lavoro.