Lavoro: nuovo Smart Working con il Milleproroghe

Mattia Anastasi
  • Dott. in Economia Aziendale con curriculum Manageriale
12/02/2023

Grandi novità sul fronte lavoro: il decreto Milleproroghe ha introdotto tre novità importanti sul fronte Smart Working. Le modifiche proposte sono state ben 180. I cambiamenti sono stati approvati dalle Commissioni Affari costituzionali e Bilancio.

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Il decreto Milleproroghe ha portato delle importanti novità per quanto riguarda lo Smart Working. In totale sono ben 180 i cambiamenti approvati, ma sono tre in particolare le nuove misure che cambieranno il futuro dello Smart Working. L’ultima in ordine di tempo è la riapertura dei termini per consentire alle imprese di accedere al fondo nuovo competenze per formare i propri dipendenti.

Lavoro: cos’è il fondo nuove competenze?

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Tra le novità del Milleproroghe sul fronte lavoro, c’è il fondo nuove competenze. Con il decreto si consente alle imprese di accedere al Fondo nuove competenze 2023. Con questo le imprese e le rappresentanze sindacali potevano prevedere nei contratti collettivi di lavoro specifiche intese di rimodulazione dell’orario di lavoro per le mutate esigenze organizzative e produttive dell’impresa ovvero per favorire percorsi di ricollocazione dei lavoratori.

Contratti di somministrazione

Altra novità riguarda anche i contratti di somministrazione. Nel dettaglio è stata prorogata la disposizione che prevede per i contratti di somministrazione a tempo determinato la possibilità di impiego del lavoratore in missione per periodi superiori a 24 mesi anche non continuativi.

Perché sono così importanti?

I contratti di somministrazione sono molto importanti, in quanto evitano che sorga a capo dell’utilizzatore la costituzione di un rapporto di tipo indeterminato. l’efficacia di tale previsione, inizialmente fissata fino al 30 giugno 2024, è prorogata al 30 giugno 2025.

Smart working: quali sono le novità?

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Vediamo quali sono le novità più importanti in materia di Smart Working. Il lavoro agile, stando a come approvato da Palazzo Madama, crea disparità tra dipendenti pubblici e privati. Per questi ultimi infatti lo smart working potrà essere riconosciuto dal 28 febbraio prossimo fino al prossimo 30 giugno sia ai lavoratori fragili sia a quelli con figli fino a 14 anni. Per i dipendenti pubblici, invece, lo smart working sarà riservato soltanto ai lavoratori pubblici con fragilità. Tale disparità dovrà essere superata il prima possibile.