Lavoro, salario minimo bocciato: ipotesi e novità
Tra le proposte al vaglio del governo per cercare di riformare il settore del lavoro c’era anche quella dell’introduzione del salario minimo garantito per tutti i lavoratori. Nonostante la misura sia stata molto discussa, si pensava che comunque potesse passare, ma così non è stato. Stando alle fonti, il salario minimo sarebbe stato definitivamente archiviato: cosa succederà ora?
La proposta dell’inserimento di un salario minimo garantito per tutti i lavoratori è stata definitivamente bocciata? Questa la notizia che è trapelata da fonti parlamentari, secondo cui il centrodestra avrebbe deciso di presentare un emendamento soppressivo della proposta di legge sul salario minimo che è stata firmata dall’opposizione, ad eccezione di Italia Viva.
Questo non sarebbe un impedimento alla presentazione della proposta in Parlamento, ma finirebbe per essere un ostacolo importante alla sua approvazione. Che cosa succederà ora?
Salario minimo bloccato dal governo
La maggioranza si è sempre detta contraria alla proposta di legge sul salario minimo presentata dalle opposizioni, definendola come una mossa di propaganda utile solo per far discutere.
L’emendamento contrario, quindi, potrebbe voler dire che quando la proposta di legge arriverà in aula, lo farà con il parere contrario del presidente della commissione.
Salario minimo: che cosa prevede
Anche se la proposta dell’opposizione sembra ormai lontana dal trovare consenso, cosa prevedeva l’introduzione del salario minimo?
L’idea era quella di garantire ad ogni lavoratore un salario che non fosse inferiore del minimo garantito dai contratti collettivi, ma non solo. Il salario minimo di 9 euro all’ora sarebbe stato garantito soprattutto nei contesti più svantaggiati.
Salario minimo: che cosa cambia?
Con l’eventuale introduzione del salario minimo – pari a 9 euro all’ora per ogni categoria di lavoratori – la prima conseguenza è l’aumento del monte salariale (di circa 3 miliardi di euro), ma non solo.
Con l’aumento degli stipendi, chiaramente, aumenterebbe anche il potere d’acquisto dei lavoratori, importante in un contesto in cui la crescita dell’inflazione sta mettendo in difficoltà molte famiglie.
Salario minimo: cosa succede ora?
Al momento sembra che la proposta possa essere bloccata in Aula, visto il parere contrario da parte della maggioranza e un emendamento che spinge in questa direzione.
Anche se non è ancora definitivo, visto che manca il parere del Parlamento, sembra che il salario minimo sia accantonato.