Smart working: le novità per il 2023
Nuove regole per lo smart working che entreranno in vigore entro la fine di Febbraio grazie alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto Milleproroghe. Approfondiamo insieme la questione nel seguente articolo, analizzando cosa cambia rispetto alle regole precedenti.
Il governo ha deciso di modificare ancora una volta la normativa sullo smart working. Tra le novità vi è il diritto a richiedere il lavoro agile per i genitori con figli minori di 14 anni. Il governo ha già annunciato che metterà la fiducia sulla nuova legge. Vediamo dunque le principali novità sullo smart working.
Smart working: le novità per i privati
Vediamo in primis quali sono le novità relative allo smart working, considerando i lavoratori che sono occupati nel settore privato. Sono aumentate le agevolazioni per due categorie: i fragili e i genitori con figli under 14. Costoro avranno diritto al lavoro agile almeno fino al 30 Giugno. E’ ovvio che si tratta di un diritto e i giorni di lavoro agile saranno pattuiti dalla contrattazione.
Smart working: le novità nel pubblico
Quali sono le novità nel settore pubblico per quanto riguarda lo smart working? Nelle Pubbliche Amministrazioni, le novità sono applicabili per coloro che sono lavoratori fragili. Il lavoro agile varrà fino al 30 Giugno. La norma ha una copertura di 16 milioni, trovata grazie all’impegno di tutto il governo Meloni.
Smart working: ma chi sono i fragili?
Se ne parla molto ma non tutti sanno chi sono: qual è la definizione di lavoratore fragile? Si tratta degli occupati individuati in un decreto della Salute del 4 febbraio 2022, vale a dire quei lavoratori affetti da una delle patologie con scarso compenso clinico e con particolare connotazione di gravità.
Novità smart working: da quando?
Da quando entreranno in vigore le novità per lo smart working 2023? Queste sono legate alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del decreto Milleproroghe. Per i fragili tutto ripate dal 31 Marzo fino al 30 Giugno, mentre per i genitori con figli under 14 bisognerà attendere l’attivazione con il proprio datore di lavoro.