Draghi taglierà le tasse abolendo gli sconti fiscali
Riforma del Fisco: durante le consultazioni Mario Draghi ha presentato la sua idea ai partiti. Alla base la rimodulazione delle aliquote Irpef e nessun aumento della pressione fiscale. Progressività, equità e lotta all’evasione i punti cardine, ma la flat tax sarebbe esclusa.
Durante le consultazioni per la creazione di un nuovo Governo, Mario Draghi avrebbe illustrato ai partiti il suo programma di riforma fiscale. Tra i vari punti ci sarebbe l’intenzione di abbandonare l’idea della flat tax e di seguire il criterio della progressività previsto dalla Costituzione.
Non ci saranno nuove tasse ma una rimodulazione delle aliquote per renderle più eque e in grado di ridurre la pressione fiscale sui ceti medi e bassi. No alla patrimoniale mentre è prevista una semplificazione del sistema delle detrazioni e delle deduzioni.
La via da seguire è stata tracciata ma ora molto dipenderà dal Covid.
Draghi: riforma fiscale presentata ai partiti
Mario Draghi, nel corso delle consultazioni, ha presentato ai partiti il nuovo piano economico per il Paese, illustrando anche la sua idea di riforma del Fisco.
Secondo quanto riferito dalle forze politiche, questa si tradurrebbe in una rimodulazione delle aliquote, senza aumentare la pressione fiscale ed escludendo la flat tax.
Interpellato, l’ex Presidente della BCE si è espresso in questo modo:
“Non prevediamo aumenti di imposte, ma una rimodulazione delle aliquote in senso progressivo e più equo, che riduca il prelievo sui redditi da lavoro.”
Alla base della sua idea di Fisco, quindi, ci sarebbe quel principio di progressività del sistema tributario richiamato dalla Costituzione stessa. Questo, con la previsione di rivedere le aliquote Irpef, l’imposta sul reddito delle persone fisiche, che dalle attuali cinque potrebbero diventare di meno, eliminando quelle centrali e facendo rientrare alcune fasce di reddito in nuove percentuali.
Flat tax e patrimoniale, inoltre, non rientrerebbero nel programma fiscale illustrato da Draghi.
Riforma fiscale: incognite sussidi e agevolazioni fiscali
Altro punto della riforma fiscale dovrebbe poi essere quello riguardante il caotico mondo delle agevolazioni fiscali, che già il Governo Conte aveva proposto di rivedere. L’idea sarebbe quella di procedere ad un sostanzioso taglio degli oltre 500 sconti fiscali di cui oggi godono famiglie e imprese.
E poi c’è il discorso dei sussidi, Reddito di Cittadinanza su tutti. Dalle consultazioni sarebbe emerso che Draghi non avrebbe intenzione di ridurli bensì di modificarli, spostandosi dalla linea dell’assistenzialismo puro a quella che porta a un potenziamento degli investimenti e alla creazione di nuove opportunità di lavoro.
La linea sembra quindi essere stata tracciata, ma si potrà procedere solamente in seguito alla conclusione della battaglia con l’emergenza sanitaria. Ecco perché in cima alla lista dei provvedimenti economici del nuovo eventuale Governo c’è innegabilmente la campagna vaccinale e un potenziamento dei centri di vaccinazione, tramite un aumento del personale e un rinnovamento della logistica.