Email marketing: errori da evitare
Fare email marketing non è un gioco da ragazzi. Le email possono avere vari aspetti promozionali, ma se ai propri clienti si inviano messaggi troppo minimalisti o estremamente logorroici i risultati ottenuti saranno ben lontani da quelli sperati.
Fare email marketing non equivale ad una semplice e comune operazione di vendita. Le email possono avere certamente un aspetto promozionale, ma se ai propri clienti si inviano solo messaggi del tipo “Aquista ora” o “Scopri l’offerta” non si fa un vero email marketing.
L’utilizzo di email esclusivamente commerciali può certamente produrre dei risultati, ma catturerà l’attenzione solo di chi in quel momento ha un’esigenza e nutre un bisogno che il vostro prodotto riesce a soddisfare.
È importante assicurarsi che i contenuti siano interessanti per i lettori. La bellezza dell’email marketing sta proprio nel pensare, realizzare e pianificare tali contenuti senza eccedere in alcuni vizi tipici di chi opera nel settore. Ma non è così facile come sembra.
Vediamo insieme gli errori più comuni di chi opera nel campo dell’email marketing.
Email marketing: gli errori principali
Il primo errore che si può fare è quello di dar vita ad un email marketing logorroico, in cui la comunicazione è simile ad un fiume in piena. La lunghezza dell’email non si misura in pixel o centimetri, ma in tempo di lettura, e se si arriva a leggere l’ultima riga dopo svariati minuti difficilmente si ricorderà l’inizio.
Problemi potrebbe creare anche il cosiddetto email marketing enigmistico, dove il contenuto dell’email ha l’aspetto di un gioco crittografico. Per fare qualche esempio, parliamo dei casi in cui l’oggetto dell’email è del tipo “Nsl. n.511-9630/80”, oppure l’indirizzo email del mittente, simile a [email protected], è fra quelli che urtano anche i meno performanti sistemi antispam.
Non convince neanche un email marketing estremamente artistico, in cui i colori sono gli elementi predominanti della comunicazione. Spiccano fulminanti colori pastello che vanno dal rosa Barbie, al giallo Titty, al puffoso azzurro. Le immagini hanno dimensioni infinite che predominano sui contenuti e modificano pesantemente il layout, rendendolo simile ad un anacronistico e involontario quadro di Picasso: un po’ spigoloso e dalle forme non particolarmente armoniche.
Email marketing: altri errori comuni
Anche un email marketing minimalista molto spesso non produce i risultati sperati. Se, per esempio, la comunicazione si riduce a tre parole (“Scopri l’offerta”) o anche solo ad una (“Acquista”), il contenuto risulterebbe appiattito in un misero sfondo bianco, senza alcuna immagine e poco attrattivo nei confronti dell’utente.
Altro caso simile è quello dell’email marketing scolastico: scrivere ai clienti come se si fosse seduti in un’immaginaria cattedra, aumentando così le distanze tra noi e loro. Il risultato? Una noia e un’insofferenza enormi, che non fanno recepire il messaggio e che portano alla deiscrizione immediata o alla cancellazione dell’email appena la si vede spuntare nella propria casella di posta.
Per ultimo, è bene citare anche il cosiddetto email marketing da colonizzatore: entrare con fare ardito nel pc dei propri clienti, cercando un rapporto totalizzante. In che modo? Inviando continuamente la newsletter quotidiana, il riepilogo settimanale, l’aggiornamento mensile o la proposta commerciale dell’anno. Facendo così, i destinatari delle comunicazioni arriveranno al punto in cui scarteranno i messaggi ricevuti ancora prima di aprirli.