IMU e aliquote comunali: le regole per il 2023
L’IMU è un tributo comunale sul possesso di immobili, con aliquote definite dalla legge nazionale. I comuni possono modificarle tramite delibere comunicate al Dipartimento delle Finanze. Vediamo insieme quali sono le regole per il 2023.
L’Imposta Municipale Unica (IMU) rappresenta un tributo applicato sui possedimenti immobiliari ed è gestito a livello comunale, con i proventi che finiscono nelle casse delle amministrazioni locali.
Le aliquote IMU, che determinano l’ammontare dell’imposta, sono regolate dalla legge nazionale (legge bilancio 2020) e specificate nei commi da 748 a 755 di questa legge. Tuttavia, i comuni hanno una certa autonomia per adeguare le aliquote secondo le loro necessità, nel rispetto di determinate regole.
Flessibilità delle aliquote IMU
I comuni hanno la facoltà di modulare le aliquote IMU per adattarle alle specifiche esigenze locali. Questa flessibilità consente loro di prendere in considerazione le caratteristiche del territorio e le necessità finanziarie della comunità. L’obiettivo è quello di creare un sistema fiscale più equo e sostenibile per i cittadini e l’amministrazione comunale.
Procedura per le modifiche delle aliquote
Per apportare modifiche alle aliquote IMU, i comuni devono deliberare una specifica decisione. Questa delibera deve poi essere comunicata al Dipartimento delle Finanze e pubblicata sul loro sito web. Queste modifiche entreranno in vigore nell’anno fiscale in corso solo se la comunicazione viene effettuata entro il 14 ottobre, e la pubblicazione entro il 28 ottobre.
Calcolo dell’acconto IMU
L’IMU viene pagata in due rate: l’acconto e il saldo. Per calcolare l’acconto IMU per l’anno in corso (ad esempio, il 2023), il contribuente deve fare riferimento alle aliquote IMU dell’anno precedente (nel nostro caso, il 2022). Nel caso in cui le aliquote dell’anno precedente non siano disponibili, si retrocede negli anni fino a individuare aliquote valide per il calcolo dell’acconto.
Calcolo del saldo IMU
Per quanto riguarda il saldo IMU, invece, si devono utilizzare le nuove aliquote deliberate dal comune per l’anno in corso (2023). Tuttavia, affinché queste nuove aliquote siano valide per il calcolo del saldo, è necessario che la delibera contenente tali aliquote sia caricata sul portale del federalismo fiscale entro il 14 ottobre e pubblicata entro il 28 ottobre. In caso contrario, si dovranno adottare le aliquote di base previste dalla legge di bilancio del 2020.
Categorie di immobili soggette a variazioni
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, con un decreto del 6 luglio 2023, ha individuato le categorie di immobili su cui i comuni hanno la possibilità di intervenire per stabilire aliquote IMU diverse.
Queste categorie includono l’abitazione principale di alcune categorie catastali, i fabbricati rurali ad uso strumentale, i fabbricati appartenenti al gruppo catastale D, i terreni agricoli, le aree fabbricabili e altri fabbricati diversi dall’abitazione principale e dal gruppo catastale D.
I comuni interessati devono compilare e inviare un Prospetto al Dipartimento delle Finanze contenente le categorie di interesse selezionate entro il termine del 14 ottobre per consentire la pubblicazione delle nuove aliquote entro il 28 ottobre.