Pensioni, al via i recuperi INPS: quando e chi riguardano
Nei prossimi mesi, l’INPS procederà con il recupero delle prestazioni pensionistiche e assistenziali erogate indebitamente. Ciò significa che coloro che non rispettano i requisiti richiesti per accedervi dovranno restituire gli importi percepiti finora. Vediamo insieme.
Con la pubblicazione del Decreto Aiuti ter, il governo ha fornito le indicazioni in merito al recupero delle pensioni, compresa quella di invalidità civile, erogate dall’INPS e percepite in maniera indebita.
L’Istituto, infatti, dovrà innanzitutto effettuare i controlli dei requisiti necessari per accedere alle prestazioni erogate, dopo di che procederà con i recuperi.
La principale novità del provvedimento riguarda la variazione dei tempi per il recupero delle prestazioni di carattere pensionistico e assistenziale. Vediamo insieme nel dettaglio.
Pensioni: chi rischia il recupero
Secondo quanto previsto dalla normativa di riferimento, l’INPS procederà con il recupero delle pensioni per coloro che non rispettato i requisiti e le condizioni essenziali richieste per il riconoscimento delle prestazioni pensionistiche e assistenziali.
L’Istituto, dunque, procederà con la verifica della sussistenza dei requisiti e in seguito proseguirà il recupero che coinvolgerà esclusivamente quella campagna di verifica reddituale legata esclusivamente ai trattamenti pensionistici e assistenziali legati al periodo d’imposta del 2020 ma anche del 2019.
Entro quando avranno inizio i recuperi
Secondo quanto previsto dall’articolo 21 del decreto-legge n. 144 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 23 settembre 2022, il procedimento di recupero delle prestazioni di pensione e di invalidità civile, sarà effettivamente avviato in maniera ufficiale entro la data del 31 dicembre del 2023.
È possibile verificare autonomamente se l’INPS può effettivamente procedere con il recupero degli importi di pensione e di invalidità civile per il superamento dei limiti legati al reddito. In che modo? Innanzitutto, andando a valutare da quale dichiarazione sono emersi i redditi in eccedenza, successivamente verificando poi a quale anno si riferisce la dichiarazione e se si è rispettato l’obbligo di comunicazione con il modello RED.