Reddito di cittadinanza: fino a quando si può fare domanda

Rachele Luttazi
  • Esperta in welfare e bonus
  • Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente e della Cultura

Il Reddito di Cittadinanza (RdC) terminerà entro il 31 dicembre 2023, sostituito dall’Assegno di Inclusione (AdI) dal 2024. L’AdI varia da 40 a 500 euro al mese per 12 mesi, affiancato da un contributo per l’affitto, mentre il Supporto per la Formazione e il Lavoro sarà disponibile per coloro in età lavorativa.

Reddito di cittadinanza: fino a quando si può fare domanda

Il Reddito di Cittadinanza (RdC) si avvia verso la sua conclusione, con l’approvazione nella legge di bilancio che ne decreta l’abolizione entro il 31 dicembre 2023. Ciò significa che le domande per beneficiare della misura potranno essere effettuate soltanto fino a tale data.

Tuttavia, a partire dal 2024, verrà introdotto l’Assegno di Inclusione (AdI), caratterizzato da simili condizioni, ma rivolto esclusivamente a nuclei familiari con persone in difficoltà o over 60.

Al momento, è ancora possibile presentare domanda per il RdC presso l’INPS, ma solo per le mensilità residue fino alla fine dell’anno, con l’opzione di rivolgersi anche a patronati o a Poste Italiane.

Fine del Reddito di cittadinanza, arriva l’Assegno di inclusione

Reddito di cittadinanza: fino a quando si può fare domanda

È fondamentale informare coloro che attualmente ricevono il RdC e sono soggetti al rinnovo del sussidio che questa misura di contrasto alla povertà sta per concludersi. A partire dal 1 gennaio 2024, il RdC non sarà più erogato a nessun beneficiario. Tuttavia, le famiglie in difficoltà avranno ancora la possibilità di beneficiare dell’AdI, che presenta le stesse caratteristiche economiche del RdC.

Come funziona l’Assegno di inclusione

L’AdI varia da 40 a 500 euro al mese per un periodo di 12 mesi, rinnovabile, e può essere affiancato da un contributo per il pagamento dell’affitto, fino a un massimo di 280 euro al mese, portando l’importo complessivo a 780 euro.

A differenza del RdC, l’AdI è destinato esclusivamente a nuclei familiari con almeno un componente over 60, una persona con disabilità e/o un minore, e questi nuclei saranno seguiti dai servizi sociali.*

Supporto per la Formazione e il Lavoro

Per coloro che hanno un’età compresa tra 18 e 59 anni e sono considerati idonei all’occupazione, a partire dal 1 gennaio 2024, l’opzione sarà rappresentata dal Supporto per la Formazione e il Lavoro.

Per accedervi, è necessario avere un ISEE inferiore a 6.000 euro e essere disposti a partecipare a un programma di formazione professionale e inserimento lavorativo offerto dai Centri per l’Impiego. Durante questo periodo, che non supererà i 12 mesi, sarà concesso un contributo mensile di 350 euro.

Presenza dei Servizi Sociali

Vi è un’eccezione per i beneficiari del RdC che, prima della scadenza dei sette mesi, sono stati “presi in carico dai servizi sociali a causa dell’inattività lavorativa”, che comprende principalmente i nuclei familiari con persone invalide, minori o over 60.

Entro il 31 ottobre 2023, i servizi sociali devono comunicare all’INPS l’avvenuta presa in carico di tali individui. In assenza di tale comunicazione da parte dei servizi sociali, l’erogazione del reddito di cittadinanza sarà interrotta.

Tuttavia, potrà essere riattivata solo dopo aver ricevuto la comunicazione e saranno corrisposte le mensilità non pagate. Questa riattivazione, comunque, avrà validità solo fino al 31 dicembre 2023.