“Reddito di cittadinanza rinnovato: scontro nel governo”
Il Consiglio dei Ministri ha stanziato 200 milioni di euro in più da qui fino alla fine dell’anno per il reddito di Cittadinanza. La Lega si dichiara contraria come Italia Viva e Forza Italia
Brunetta e Bonetti hanno richiesto la modifica delle bozze che prevedono lo stanziamento di 200 milioni di euro in più entro la fine dell’anno, perché sostengono che i suoi effetti sul mondo del lavoro potrebbero essere davvero rischiosi e per di più sostengono l’insostenibilità della misura per le casse dello Stato.
Il ministro Stefano Patuanelli (M5s) invece ha difeso la nuova misura considerandola come una necessità, trovando l’appoggio del Titolare del Lavoro, Orlando, e del premier Mario Draghi. Alla fine il rifinanziamento è passato, ma il centrodestra e IV hanno chiesto di poter ridiscutere, in sede di approvazione di bilancio, il provvedimento. Il Premier ha confermato che sarà proprio quella la sede corretta per discuterne.
Sembrerebbe che durante la discussione della modifica del Reddito di Cittadinanza, tra Giorgetti e Patunelli sia scoppiato un momento di forte tensione:
“Senza il reddito di cittadinanza – le parole del responsabile delle Politiche agricole – la tensione sociale sarebbe esplosa, non sarebbe stata gestibile. Ma qui c’è chi fa finta di non averlo capito”.
Il democratico Orlando avrebbe alzato proprio un muro, insieme a Patunelli, dichiarandosi entrambi concordi sulla necessità di non smantellare la misura. Si è trovato d’accordo anche il ministro dell’Economia Daniele Franco, sottolineando l’importanza di procedere al rifinanziamento, pur non esprimendo nello specifico nessun parere politico. Dopo la protesta contro la riforma, lo stesso Matteo Salvini, in mattinata ha riaperto lo scontro sul reddito:
“Non daremo l’ok, s’è rivelato un sostegno al lavoro nero”. Uscito sconfitto dal cdm, il Carroccio ha allora tenuto a far sapere che “hanno rifinanziato il Reddito di cittadinanza levando risorse al reddito di emergenza (90 milioni), all’accesso anticipato al pensionamento per lavori faticosi e pesanti (30 milioni), accesso al pensionamento dei lavoratori precoci (40 milioni) e ai congedi parentali (30 milioni)”. Giorgetti si è “opposto con durezza”, riferiscono le stesse fondi, sostenendo che è “beffardo usare i soldi di chi ha lavorato duramente per una misura simile”.
Dopo la riunione, Salvini, ha sostenuto che se sul decreto fiscale sono previsti tagli sulle tasse potrebbe trovarsi d’accordo. Chiaramente sul decreto non sono previsti tagli sulle tasse, che nel caso verranno discussi nella manovra. Ricordiamo cheMatteo Salvini, quest’estate si era associato all’offensiva nei confronti di Matteo Renzi, sul reddito di cittadinanza, annunciando addirittura di presentare un emendamento che cancellasse la manovra, per fare poi marcia indietro a settembre quando il governo Mario Draghi ha dichiarato l’intenzione di modificare dall’anno prossimo i criteri per accedere alla misura, rendendoli maggiormente equi, ma evitando la cancellazione di questa. A quel punto il Capitano si è detto d’accordo a
“confermare questo sostegno a chi non può lavorare: disabili, invalidi, chi ha la moglie, il marito o il figlio a casa da curare 24 ore su 24. Non puoi lavorare? Non ti abbandono, ti aiuto, ti proteggo”.
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