730: come detrarre le spese universiarie?
Le spese universitarie sono tra le spese che devono essere portate in detrazione nella dichiarazione dei redditi. Come è possibile fare questo senza rischiare di perdere nulla? Approfondiamo la questione insieme nel presente articolo.
La dichiarazione dei redditi consente di portare in detrazione le spese sostenute per frequentare l’Università. Ciò è previsto dall’articolo 15, comma 1, del TUIR. I contribuenti possono detrarre dall’imposta lorda il 19% per le spese sostenute per i corsi universitari, presso una qualsiasi università statale o privata.
Spese universitarie: quali sono detraibili?
Vediamo in primis quali sono le spese universitarie detraibili nel modello della dichiarazione dei redditi. Queste spese, come detto, possono essere detratte per il 19%. Ecco la lista delle spese universitarie che possono essere portate in detrazione:
- master universitari;
- corsi di dottorato di ricerca;
- corsi universitari di specializzazione;
- corsi di perfezionamento;
- corsi di istruzione universitaria;
- istituti tecnici superiori (ITS) in quanto equiparati alle spese universitarie;
- corsi istituiti presso i Conservatori di Musica e gli Istituti musicali pareggiati.
Detrazione Irpef: come funziona?
Vediamo inseguito qual è il funzionamento della detrazione Irpef. La prima distinzione va fatta tra Università pubblica e privata. Nel primo caso è possibile portare in detrazione il 19% delle spese. Per quanto riguarda le private invece, la quota detraibile viene stabilita annualmente dal Ministero dell’Istruzione.
Detrazione Irpef: spetta a chi frequenta il Conservatorio?
La detrazione Irpef sulle spese universitarie spetta anche a chi frequenta il Conservatorio? A livello giuridico le spese sostenute per frequentare il Conservatorio sono le stesse dell’Università classica, dunque è possibile portarle in detrazione nelle modalità esposte in precedenza.
Spese universitarie: conta il principio di cassa
Per stabilire quale sia l’anno di competenza delle spese sostenute per l’Università, si applica il principio della cassa. Questo significa che non conta l’anno per il quale la spesa si riferisce, ma quello in cui la spesa è stata effettuata materialmente.