Abolizione Spid: come sarà la nuova identità digitale?

Mattia Anastasi
  • Dott. in Economia Aziendale con curriculum Manageriale
22/02/2023

Le convenzioni cui ci si appoggiava per avere lo Spid stanno per terminare e si sta aprendo dunque la fase decisionale sul futuro delle identità digitali. La decisione finale spetta al governo, se rinnovare gli accordi presi o se cambiare rotta. Approfondiamo la questione insieme nel seguente articolo.

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Lo Spid si basa su un sistema di concessioni di enti terzi, che hanno prestato il loro servizio in tutti questi anni. Al 31 Dicembre 2022 però queste convenzioni sono terminate e spetta ora al governo decidere cosa fare. Ad oggi non risulta sospeso in quanto l’Agenzia delle Entrate ha prorogato gli accordi fino al 23 Aprile 2023.

Spid: quanto costa allo Stato?

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Vediamo in primis l’aspetto essenziale dell’accordo: quello economico. Ad oggi l’esborso ammonta a un milione di euro l’anno per il servizio per ogni erogatore. Queste risorse però non sembrano più essere sufficienti a causa dell’aumento degli utilizzatori e perché lo Spid inizia ad essere utilizzato per moltissime attività.

Cosa richiedono i gestori?

I gestori hanno chiesto al governo che la cifra annua arrivi a 50 milioni di euro, da essere successivamente divisa tra gli operatori in base a quote di mercato ed altri accordi. Se questo dovesse andare in porto, si tratterebbe di un esborso enorme per le casse statali in un periodo non semplice.

Quali sono le condizioni?

Ma le richieste dei gestori non finiscono qui. Come viene infatti reso noto, gli operatori vogliono essere coinvolti nel caso in cui agenzia e esecutivo dovessero ripensare il futuro stesso dell’identità digitale degli italiani, l’eliminazione di schemi concorrenti e la candidatura dello Spid per il futuro sistema europeo comune di identità digitale.

Qual è la posizione del governo?

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Vediamo infine qual è la posizione del governo per quanto riguarda lo Spid. Il dibattito a riguardo è stato alimentato quando il Sottosegretario all’Innovazione Butti ha detto che il sistema deve essere spento in favore della Carta d’Identità Digitale. Da quel momento il governo non ha rilasciato posizioni ufficiali: seguiremo l’evolversi della vicenda insieme.