Acconto IMU 2021: nuove esenzioni
IMU 2021: il Governo starebbe pensando di estendere l’esenzione del versamento della prima rata ad una nuova categoria di beneficiari. A non dover pagare l’acconto, infatti, sarebbero anche i proprietari che non hanno la disponibilità dell’immobile causa blocco degli sfratti.
Il Governo Draghi vorrebbe ampliare ancora la platea di soggetti esenti dal pagamento della prima rata Imu per il 2021.
Secondo le ultime indiscrezioni, infatti, la maggioranza avrebbe trovato l’accordo sull’emendamento al dl Sostegni bis che estenderebbe l’esenzione ai proprietari che non dispongono dell’immobile a causa del blocco degli sfratti, scattato ormai 15 mesi fa.
Questa categoria andrebbe ad aggiungersi alle già numerose attività che godono dell’agevolazione. Vediamole insieme.
Acconto IMU 2021: probabile una nuova esenzione
Ben presto una nuova categoria di contribuenti potrebbe beneficiare dell’esenzione dal pagamento della prima rata Imu per il 2021, che ricordiamo scadrà il prossimo 16 giugno.
Sarebbe stato trovato l’accordo, infatti, sul nuovo emendamento al decreto Sostegni bis che estenderebbe l’agevolazione a tutti quei proprietari che non hanno la disponibilità dell’immobile a causa del blocco degli sfratti, una misura introdotta oramai più di 15 mesi fa.
Una scelta voluta dal Governo e appoggiata dalla maggioranza con l’obiettivo di andare incontro ai settori maggiormente colpiti dall’emergenza sanitaria.
Acconto IMU 2021: tutti i soggetti esenti dal pagamento
In questo modo si andrebbe ad allungare la lista dei soggetti esenti dal pagamento dell’acconto Imu, indicati dalla Legge di Bilancio 2021 e dallo stesso decreto Sostegni bis. Nello specifico, non dovranno versare la prima rata Imu 2021:
- gli stabilimenti balneari e termali;
- agriturismi, bed & breakfast, villaggi turistici e le altre strutture ricettive atte ad ospitare brevi soggiorni;
- discoteche e sale da ballo;
- tutti gli immobili rientranti nella categoria catastale D/2 (tra cui anche gli alberghi);
- le attività che beneficiano dei contributi a fondo perduto riconosciuto dal dl Sostegni;
- i proprietari che non dispongono dell’immobile a causa del blocco degli sfratti.
L’unica condizione richiesta per godere dell’esenzione è che i soggetti passivi siano anche i gestori delle sopracitate attività.