Acconto Imu 2021: scadenza ed esenzioni

Luca Paolucci
  • Laurea in Economia e Management
  • Laureato in Management Internazionale
06/06/2021

Prima rata Imu 2021: il 16 giugno scade il tempo utile per pagare l’acconto dell’imposta municipale propria. L’obbligo non spetterà però a tutti i contribuenti: la Legge di Bilancio e il decreto Sostegni hanno individuato le categorie esenti che dovranno solamente versare il saldo a fine anno.

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Il 16 giugno scade il termine per pagare l’acconto Imu per il 2021. Un appuntamento importante che però non riguarderà la totalità dei contribuenti italiani.

A seguito dell’emergenza sanitaria, infatti, la Legge di Bilancio e il decreto Sostegni hanno individuato le categorie esenti da quest’obbligo: a queste spetterà solamente l’onere di versare il saldo a fine anno. Vediamo di quali soggetti si tratta.

Acconto Imu 2021: scadenza il 16 giugno

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C’è tempo fino al 16 giugno per procedere al pagamento della prima rata dell’Imu 2021. L’imposta municipale propria spetta a tutti i proprietari di un immobile situato in Italia, compresi i soggetti che su tale immobile vantano altri diritti reali, come ad esempio l’usufrutto.

A questi si vanno poi ad aggiungere i concessionari nel caso di concessione di aree demaniali e i locatari di immobili concessi in locazione finanziaria.

L’emergenza Covid ha portato però il Governo alla decisione di esentare da tale obbligo alcune categorie di attività, delineate dalla Legge di Bilancio 2021 e dal decreto Sostegni.

Acconto Imu 2021: i soggetti esenti

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Nello specifico, vengono esentati dal pagamento della prima rata dell’Imu 2021 gli esercizi commerciali appartenenti ai settori maggiormente colpiti dalle restrizioni, come:

  • gli stabilimenti balneari e termali;
  • agriturismi, bed & breakfast, villaggi turistici e tutte le strutture ricettive atte ad ospitare brevi soggiorni;
  • discoteche, sale da ballo e simili;
  • immobili e strutture espositive utilizzate per eventi fieristici e manifestazioni;
  • tutti gli immobili rientranti nella categoria catastale D/2 (es. alberghi).

Per poter beneficiare dell’esenzione è richiesto che i soggetti passivi siano anche gestori delle suddette attività. A tutte queste categorie spetterà esclusivamente il versamento del saldo Imu previsto per la fine dell’anno.