Acconto IVA 2022 in scadenza: calcolo dell’importo e chi deve pagare
Termina oggi 27 dicembre il tempo utile per procedere al pagamento dell’acconto IVA 2022, dovuto da tutti i contribuenti IVA ad esclusione di coloro che non sono tenuti a effettuare le liquidazioni periodiche mensili o trimestrali. Vediamo nel dettaglio chi deve pagare e come si calcola l’importo.
Oggi 27 dicembre coincide con la scadenza di uno degli appuntamenti fiscali più onerosi dell’anno: l’acconto IVA, dovuto da tutti i contribuenti IVA tranne coloro che non sono tenuti ad effettuare le liquidazioni periodiche mensili o trimestrali.
Vediamo nel seguente articolo chi deve rispettare l’adempimento e in quali modi è possibile calcolare l’importo da pagare.
Acconto IVA entro oggi: chi deve pagare?
Come detto, sono obbligati al versamento dell’acconto IVA tutti i contribuenti IVA, ad esclusione di coloro che non sono tenuti a effettuare le liquidazioni periodiche mensili o trimestrali. Di seguito le categorie di soggetti che devono rispettare l’obbligo:
- imprenditori artigiani e commercianti, agenti e rappresentanti di commercio, ecc;
- lavoratori autonomi, professionisti titolari di partita Iva iscritti o non iscritti in albi professionali;
- società di persone, società semplici, Snc, Sas, Studi Associati;
- società di capitali ed enti commerciali, SpA, Srl, Soc. Cooperative, Sapa, Enti pubblici e privati diversi dalle società;
- istituti di credito, Sim, altri intermediari finanziari, società fiduciarie.
Per quanto riguarda il calcolo dell’importo da pagare, esistono tre diversi approcci: quello storico, quello previsionale e quello analitico. Vediamo insieme come funzionano.
Calcolo acconto IVA: il metodo storico
Il metodo storico è quello più comune, e prevede il pagamento di un acconto pari all’88% del versamento effettuato – o che avrebbe dovuto essere effettuato – per il mese di dicembre o per l’ultimo trimestre dell’anno precedente.
La base di calcolo su cui applicare l’aliquota dell’88% è il debito d’imposta risultante:
- dalla liquidazione relativa al mese di dicembre 2021, per i contribuenti mensili;
- dalla dichiarazione annuale IVA, per i trimestrali;
- dalla liquidazione periodica del quarto trimestre dell’anno scorso, per i trimestrali “speciali” (autotrasportatori, distributori di carburante, imprese di somministrazione acqua, gas, energia elettrica, ecc.).
Calcolo acconto IVA: il metodo previsionale
Il metodo previsionale, come lascia intendere il nome, si basa sulla previsione di realizzare un certo volume d’affari rispetto all’anno precedente. Anche in tal caso l’acconto è pari all’88% dell’IVA che si prevede di dover versare:
- per il mese di dicembre, se si tratta di contribuenti mensili;
- in sede di dichiarazione annuale IVA, se si tratta di contribuenti trimestrali ordinari;
- per il quarto trimestre, per i contribuenti trimestrali “speciali”.
Calcolo acconto IVA: il metodo analitico
Il metodo analitico, infine, si basa sulle operazioni effettuate fino al 20 dicembre. L’acconto è pari al 100% dell’importo risultante da un’apposita liquidazione che tiene conto dell’IVA relativa alle operazioni:
- annotate nel registro delle fatture emesse, o dei corrispettivi, dal 1° dicembre al 20 dicembre (per i contribuenti mensili) o dal 1° ottobre al 20 dicembre (per i contribuenti trimestrali);
- effettuate, ma non ancora registrate o fatturate, dal 1° novembre al 20 dicembre;
- annotate nel registro delle fatture degli acquisti dal 1° dicembre al 20 dicembre (per i contribuenti mensili) o dal 1° ottobre al 20 dicembre (per i contribuenti trimestrali).