Acquisto prima casa: nuovo emendamento con IVA al 50%
Tramite una modifica in legge di Bilancio è previsto un incentivo nell’acquisto della prima casa grazie ad un’agevolazione del 50% sull’IVA. Vediamo insieme di cosa si tratta.
Iva al 50% per coloro che acquisteranno la prima casa nel 2023. Una delle modifiche più sostanziose apportate alla Legge di Bilancio 2023 riguarda lo sconto del 50% sull’IVA per coloro che acquisteranno la prima casa nell’anno 2023. Questo è possibile solo nel caso in cui l’immobile rispetti determinati parametri energetici ed ecosostenibili.
Nonostante ci si trovi in questo periodo di crisi con l’inflazione alle stelle e l’allarme mutui sempre attivo, se si è comunque determinati ad acquistare una casa è bene conoscere cosa preveda l’emendamento alla manovra di bilancio e soprattutto quali sono gli immobili che rientrano nella manovra. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Acquisto prima casa, sconto del 50% sull’Iva
Tra gli emendamenti alla Legge di Bilancio 2023 il Governo ha voluto includere una modifica per venire incontro a coloro che sono in cerca di un immobile da acquistare. Per ora tutto ciò che sappiamo è che il Governo vorrebbe incentivare l’acquisto di una casa tramite un’agevolazione sull’IVA pari al 50%, purché questa rispetti dei parametri di efficienza energetica ed ecosostenibilità. Il testo prevede, ai fini dell’Irpef, “una detrazione dall’imposta lorda, fino alla concorrenza del suo ammontare, del 50% dell’importo corrisposto per l’Iva” per gli acquisti di “unità immobiliari” entro il 31 dicembre 2023.
Quali sono gli immobili su cui investire
Sarà quindi possibile ottenere l’IVA al 50% solo rispettando determinate condizioni. Infatti lo sconto sull’IVA sarà possibile solo per coloro che acquisteranno la prima casa in classe energetica A e B. La classe energetica della casa è la media di tutti i punteggi ottenuti in base alle certificazioni e caratteristiche strutturali dell’immobile. Più precisamente riguarda l’indice di prestazione energetica globale (Epgl). È opportuno quindi guardare alla:
- qualità dei materiali utilizzati;
- qualità degli infissi che consentono una minore dispersione di calore;
- utilizzo di fonti di energia rinnovabile;
- interventi di ristrutturazione che hanno apportato migliorie.