Addio alla pensione per chi usufruisce della cancellazione delle cartelle

Rachele Luttazi
  • Esperta in welfare e bonus
  • Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente e della Cultura
11/03/2023

La cancellazione delle cartelle concerne anche quelle relative ai contributi previdenziali INPS. Per questo motivo, una recente proposta vede dire addio alla pensione a coloro che hanno omesso dei versamenti previdenziali che saranno cancellati.

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La cancellazione automatica delle cartelle esattoriali per i debiti di valore inferiore a 1000 euro, prevista dalla Legge di Bilancio 2023, rappresenta un vantaggio per molti contribuenti italiani. Tuttavia, la cancellazione non riguarda solo le cartelle delle tasse, ma anche quelle relative ai contributi previdenziali INPS, che rappresentano un accantonamento per la pensione futura. Se un contribuente ha omesso dei versamenti previdenziali che adesso verranno cancellati, c’è il rischio di non percepire mai la pensione, specialmente per coloro che hanno una storia contributiva limitata.

Pensioni, addio per chi sfrutta la rottamazione

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La cancellazione automatica delle cartelle, senza alcun obbligo per il contribuente, è un provvedimento che depenna in maniera totale e automatica i debiti di un contribuente. L’omissione di una sola rata di contribuzione previdenziale in una annualità può produrre il mancato accredito dell’intera annualità e influire sul diritto ad una pensione.

La proposta

Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili insieme all’INPS hanno sollevato la questione del potenziale addio alla pensione per il contribuente a cui lo Stato concede il vantaggio della cancellazione automatica delle cartelle al posto della rottamazione.

Come funziona la cancellazione delle cartelle

La cancellazione delle cartelle riguarda i debiti di un contribuente maturati nei confronti di Agenzie Fiscali e amministrazioni statali, inclusi quelli relativi al pagamento della contribuzione previdenziale all’INPS da parte di commercianti, artigiani e lavoratori autonomi in genere, che devono essere debiti affidati all’agente della riscossione entro il 2015, ma solo se di importo entro i 1.000 euro.

Omissione dei contributi: il rischio

La cancellazione delle cartelle esattoriali è un provvedimento che interessa la maggior parte dei contribuenti italiani, ma per quanto riguarda le cartelle riferite ai contributi INPS la loro cancellazione è pericolosa. Infatti, gli omessi contributi versati sono un debito alla pari dell’evasione di una tassa o del mancato pagamento di una multa. I versamenti contributivi rappresentano un accantonamento che un lavoratore fa durante la sua carriera lavorativa per la sua pensione futura. Infatti, il mancato pagamento produrrebbe il mancato aumento della contribuzione previdenziale versata.