Affitti brevi, al via i controlli: come funzionano e sanzioni
Nuova stretta in arrivo sugli affitti brevi. Il nuovo decreto del Ministero del Turismo pubblicato in Gazzetta Ufficiale istituisce una banda dati il cui obiettivo sarà quello di limitare le occasioni di evasioni fiscale. Ma come funzione tale piattaforma? E quali sono le sanzioni? Scopriamolo insieme.
Controlli affitti brevi: come funziona la banca dati
Tale servizio verrà interamente gestito da una piattaforma telematica che si occuperà di raccogliere le informazioni una volta avvenuta la registrazione, e nel rispetto del trattamento dei dati personali. Tali informazioni riguarderanno:
- la tipologia degli alloggi;
- l’ubicazione;
- la capacità ricettiva;
- gli estremi dei titoli abilitativi richiesti ai fini dello svolgimento dell’attività ricettiva;
- il soggetto che esercita l’attività;
- il codice identificativo regionale o un codice alfanumerico generato dalla banca dati stessa.
Per generare i codici della banca dati e per definire le modalità di accesso diretto alle banche dati regionali e delle province autonome, è atteso un protocollo d’intesa tra il Ministero del Turismo e le altri parti da emanarsi entro 90 giorni dalla pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale.
Controlli affitti brevi: codice identificativo e sanzioni
Per chi non dovesse provvedere sono previste sanzioni da 500 a 5.000 euro per ogni unità non comunicata. Nel caso in cui la violazione fosse reiterata, le sanzioni raddoppiano.