Agenzia delle Entrate: i limiti al pignoramento per debiti fiscali
Con il trasferimento delle competenze da Equitalia all’Agenzia delle Entrate, i protocolli di pignoramento per debiti fiscali sono rimasti invariati. Nonostante i rischi per coloro con documenti fiscali in sospeso, vi sono limiti alla confisca, come la protezione dell’abitazione residenziale e beni esenti dal pignoramento.
Dopo il passaggio delle responsabilità da Equitalia all’Agenzia delle Entrate riguardo alle inadempienze fiscali, i protocolli per la riscossione di tributi non pagati non hanno subito modifiche. Ciò significa che chi ha documenti fiscali in sospeso affronta rischi significativi, ma evita la completa rovina finanziaria.
Tuttavia, gli agenti di riscossione hanno poteri limitati, concentrandosi su procedure di pignoramento e l’attuazione di misure precauzionali come ipoteche e sequestri.
La legge protegge coloro in situazioni economicamente vulnerabili, come i proprietari di una sola abitazione residenziale o coloro che dipendono dai loro veicoli per lavoro.
Limitazioni alla riscossione immobiliare
Nel settore privato, il pignoramento immobiliare è una decisione del creditore e senza restrizioni di importo. Tuttavia, in caso di debiti fiscali, vi sono vincoli.
Se il debito del contribuente è inferiore a 20.000 euro, la casa non può essere ipotecata. Un preavviso di almeno 30 giorni è necessario prima del pignoramento.
Inoltre, se il debito totale del contribuente è inferiore a 120.000 euro e il valore dei suoi immobili è sotto tale soglia, la casa non può essere pignorata. Questo richiede l’iscrizione di un’ipoteca e un periodo di attesa di 6 mesi.
Abitazione residenziale e stipendio
Se il contribuente possiede solo un’abitazione residenziale e questa non è considerata di lusso, essa è immune dal pignoramento, anche con debiti superiori a 120.000 euro.
Il pignoramento dello stipendio può avvenire solo fino a un quinto e non influisce su pagamenti inferiori a 1.344,21 euro.
Pignoramento della pensione
Analogamente allo stipendio, la pensione può essere pignorata al massimo fino a un quinto. Ciò varia se avviene presso l’ente previdenziale, dove il quinto pignorabile è calcolato al netto del “minimo vitale“.
Beni esenti da pignoramento
Vi sono beni che sono esentati dalla confisca, definiti come “beni assolutamente inattaccabili” dal codice. Questi includono oggetti come mobili essenziali, utensili da cucina e mobili per riporli. Tuttavia, beni cointestati possono essere sequestrati solo fino a metà del loro valore totale.
Polizze assicurative e proprietà cointestate
Le polizze assicurative sulla vita sono immuni al pignoramento, mentre la proprietà cointestata può essere sequestrata solo parzialmente. La divisione varia a seconda della natura divisibile o indivisibile del bene.