Aiuti bollette: ecco quanto hanno speso Italia e Germania
In periodi di prezzi elevatissimi delle bollette di luce e gas, i governi dei principali stati europei stanno predisponendo delle riforme e degli aiuti ad hoc. In Italia sono molti i bonus e le agevolazioni che il governo ha posto in essere. Ma chi ha speso di più tra Italia e Germania per le bollette?
Quali sono le differenze tra Italia e Germania per combattere l’aumento dei prezzi per le bollette? La Germania ha recentemente stanziato 200 miliardi di euro per sistemare la crisi bollette e dell’inflazione. In Italia si attende ancora la formazione del nuovo governo, ma si vocifera che sta per essere stanziata una riforma da 40 miliardi.
Vediamo quali sono le differenze tra i due colossi UE.
Caro bollette: cosa sta facendo l’Italia?
Partiamo analizzando cosa sta facendo l’Italia per combattere il caro bollette, che negli ultimi mesi sta attanagliando imprese e famiglie. Nel testo del Def si leggono le seguenti misure in favore delle imprese e delle famiglie:
Il pacchetto di misure adottate nel corso del 2021 e 2022 è quantificabile in circa 62,6 miliardi (3,3 per cento del PIL) di cui 5,5 miliardi (0,3 per cento del PIL) per il 2021 e 57,1 miliardi (3,0 per cento del PIL) per il 2022, inclusivi dei 3,8 miliardi stanziati con la legge di bilancio per il 2022.
Le categorie di intervento sono quattro:
- contenimento dei costi delle bollette;
- bonus sociali per le utenze elettriche e del gas;
- crediti di imposta per le imprese;
- riduzione delle accise sui carburanti.
Caro bollette: quali misure sta adottando la Germania?
Vediamo ora invece quali sono le misure anti crisi bollette e inflazione che ha deciso di adottare il governo tedesco. Uno degli ultimi aiuti predisposti dall’esecutivo tedesco è quello di predisporre 65 miliardi di euro per imprese e famiglie. Il focus di queste misure è tutto sull’abbassare il prezzo dell’elettricità e inserire un nuovo biglietto da 9 euro per i trasporti locali.
Come quanto dovrebbe avvenire in Italia, anche in Germania tutte le riforme sono state finanziate con la tassa sugli extra-profitti.