Alternanza scuola lavoro: cosa cambia nel 2023?
Parlando del Decreto Lavoro, possiamo trovare al suo interno anche delle misure riguardanti delle novità in ambito alternanza scuola lavoro. Queste saranno messe in pratica a partire dal prossimo anno. Andiamo insieme a vedere di cosa si tratta
In arrivo cambiamenti per quanto riguarda l’alternanza scuola lavoro. Questi cambiamenti arriveranno sotto forma di estensione delle tutele Inail per alunni e docenti ed una maggiore specificità e coerenza dell’alternanza scuola lavoro rispetto al percorso di studi e gli sbocchi lavorativi dopo il diploma.
Questi appena accennati sono gli obiettivi primari fissati in previsione del prossimo anno scolastico nel Decreto Lavoro approvato dal governo Meloni, per la riforma dei Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento. Il tutto è stato proposto e curato da Giuseppe Valditara, ministro dell’istruzione.
Alternanza scuola lavoro: obiettivi della riforma
Il percorso di alternanza scuola lavoro prevede, ad oggi, negli ultimi tre anni:
- 210 ore negli istituti professionali;
- 150 nei tecnici;
- 90 nei licei.
Giuseppe Valditara ha parlato così del percorso di accompagnamento al lavoro
“passaggio irrinunciabile che nella riforma in via sperimentale dell’istruzione tecnico-professionale andrebbe rafforzata ulteriormente”.
Il primo passo, secondo il ministro dell’istruzione, riguarda una maggiore garanzia di sicurezza agli studenti nelle loro esperienze in azienda. Questo potrebbe essere messo in pratica, anzitutto, obbligando le imprese a integrare il proprio Documento di valutazione dei rischi con una sezione dedicata fatta su misura per i ragazzi.
Altra novità del Decreto Lavoro è quella di istituire un fondo per l’indennizzo dell’infortunio mortale durante queste attività, con un fondo di 10 milioni di euro per il 2023, che andrà a coprire eventuali decessi dal 1° gennaio 2018.
Alternanza scuola lavoro: quali sono le misure
Si avranno, poi, percorsi di accompagnamento più coerenti con il piano scolastico dello studente, questo anche grazie alla nuova figura del docente coordinatore di progettazione.
Si provvederà anche un maggior rispetto dei requisiti da parte delle aziende, come:
- capacità strutturali;
- tecnologiche;
- esperienza maturata.
Verrà infine istituito l’Osservatorio nazionale per il sostegno alle attività di monitoraggio e valutazione dei Pcto. Per maggiori specifiche su questo tema dovremmo aspettare un ulteriore decreto ministeriale.