Apprendistato di I livello: bonus assunzione per le imprese
Nel 2023 sono in arrivo diverse agevolazioni fiscali per i datori di lavoro che assumono giovani con contratto di apprendistato di primo livello.
Anche per l’anno corrente sono previste diverse agevolazioni contributive e fiscali per le imprese che danno vita a rapporti di lavoro tramite il contratto di apprendistato di I livello, in modo da migliorare l’occupabilità dei giovani e ridurre i costi del lavoro. Parliamo infatti del contratto riservato ai giovani di età compresa tra i 15 e i 25 anni e inseriti all’interno di un percorso formativo.
Per il 2023 resta in vigore il criterio legato alle dimensioni dell’impresa (con più o meno di 9 dipendenti) per determinare l’aliquota imponibile per il calcolo della contribuzione. In caso di continuazione del rapporto in contratto subordinato, è previsto un esonero contributivo del 100% per 3 anni nel limite di 3.000 euro annui.
I bonus assunzione per le imprese nel 2023
L’ANPAL ha pubblicato la guida dedicata a chi assume persone con un contratto di apprendistato di I livello, in particolare a tutte le agevolazioni contributive e fiscali per i datori di lavoro. L’obiettivo, anche nel 2023, è quello di migliorare l’occupabilità dei giovani e sostenere l’impegno delle aziende, sono state garantite diverse misure che permettono di ridurre il costo del lavoro attraverso benefici di natura retributiva, contributiva e fiscale.
Infatti, l’attivazione di un contratto di apprendistato di I livello comporta numerosi vantaggi per tutti i soggetti coinvolti:
- le aziende, che hanno la possibilità di formare nuove risorse in base alle proprie esigenze, mantenendo basso il costo del lavoro e assolvendo a un’importante responsabilità sociale verso i giovani;
- i giovani lavoratori, che hanno la possibilità di conseguire un titolo di studio e acquisire le abilità trasversali con un regolare contratto di lavoro;
- le istituzioni formative, che possono ridurre il mismatch tra offerta formativa e fabbisogni professionali garantendo più facilità di occupazione.
Gli esoneri contributivi previsti
Si tratta delle seguenti agevolazioni:
- esonero dell’1,31 per cento dal pagamento dei contributi della NASpI;
- cancellazione del contributo integrativo dello 0,30 per cento per i Fondi Interprofessionali;
- abolizione del cosiddetto ticket di licenziamento.
Per quanto riguarda la contribuzione a carico del datore di lavoro, nel 2023 continuano ad applicarsi le agevolazioni sulla base del requisito dimensionale dell’impresa. Per le imprese con meno di 9 dipendenti è prevista all’1,5% per il primo anno, al 3% per il secondo e al 5% per il terzo anno.
Se si superano i 9 dipendenti, invece, l’aliquota imponibile è pari al 5% per tutta la durata dell’apprendistato. L’aliquota è calcolata sulla retribuzione effettivamente erogata all’apprendista. L’aliquota contributiva a carico dell’apprendista, invece, è pari al 5,8% della retribuzione imponibile, per tutto il periodo di formazione. Inoltre, il costo degli apprendisti è escluso dalla base per il calcolo IRAP.
Infine, nel caso in cui il rapporto di lavoro dovesse proseguire e trasformarsi in contratto subordinato a tutele crescenti, i datori di lavoro possono beneficiare di un esonero contributivo totale per tre anni, nel limite massimo di 3.000 euro annui.