Aprire una partita IVA: come fare e quanto costa
Come si fa ad aprire una partita IVA? E quali sono i costi da sostenere? La procedura è relativamente semplice, ma prevede dei passaggi burocratici fondamentali da ultimare per iniziare l’attività pienamente in regola. Vediamo tutti i dettagli nel seguente articolo.
L’apertura di una partita IVA è una procedura relativamente semplice e non prevede particolari costi, ma ci sono alcuni passaggi importanti da tenere a mente per poter iniziare la propria attività nel pieno rispetto della normativa.
Vediamo insieme la procedura completa.
Partita IVA: come si apre?
Per aprire una partita IVA bisogna innanzitutto comunicare all’Agenzia delle Entrate l’inizio della propria attività entro 30 giorni, utilizzando il modello AA9/7 nel caso di ditta individuale e lavoratori autonomi, oppure il modello AA7/7 per le società. All’interno di entrambi i modelli viene richiesto di indicare il codice ATECO che si riferisce alla specifica attività svolta e il tipo di regime contabile tra quello forfettario e quello ordinario.
Come presentare la domanda
Il documento può essere presentato:
- recandosi presso l’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate con apposito documento di riconoscimento;
- tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, con in allegato la fotocopia del documento di riconoscimento;
- per via telematica, tramite il software apposito disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Una volta inviata la dichiarazione firmata, viene assegnato il numero di partita IVA, che rimarrà lo stesso fino al termine dell’attività. Infine, sarà necessario recarsi all’INPS per aprire la propria posizione previdenziale.
Partita IVA: tutte le spese
Nel momento in cui viene aperta la partita IVA non ci sono costi da sostenere, ma esistono sono delle spese di mantenimento da versareogni anno:
- l’iscrizione di una ditta alla Camera di Commercio (e il rinnovo) comporta una spesa di 80/100 euro l’anno,a cui aggiungere il costo del commercialista (circa 1.000 euro l’anno), e i contributi INPS, oltre alle imposte Irpef e Irap, calcolate rispettivamente sul reddito e sul valore aggiunto prodotto;
- per le partite IVA in regime agevolato forfettario il costo annuo di mantenimento va dai 200 agli 800 euro più IVA, a seconda della tipologia di consulenza di cui il contribuente ha bisogno;
- per le partite IVA in regime contabile semplificato (ditte individuali e società di persone) il prezzo aumenta, variando da 900 a 5.000 euro all’anno a seconda del volume dell’attività svolta;
- per le partite IVA in regime contabile ordinario (ditte e società di persone al di sopra di certi volumi di fatturato più società di capitali) si va dai 3.000 ai 10.000 euro all’anno.