Assegno di maternità comunale: come funziona e a chi è rivolto
In un contesto di cambiamenti e adattamenti, l’assegno unico e l’assegno di maternità dei Comuni rappresentano due volti dell’assistenza familiare in Italia. Mentre il primo si allinea alle nuove direzioni politiche, il secondo testimonia la costanza nell’attenzione alle esigenze delle madri italiane, confermando che la protezione delle famiglie resta un obiettivo centrale del sistema sociale del paese.
L’evoluzione delle misure di supporto alle famiglie con figli ha portato a importanti riforme nel panorama delle agevolazioni. L’introduzione dell’assegno unico e universale per i figli al di sotto dei 21 anni ha ridefinito il quadro delle prestazioni familiari.
Tuttavia, nonostante il cambiamento, alcune disposizioni hanno dimostrato la loro resilienza, come l’assegno di maternità dei Comuni, che da oltre due decenni supporta specifiche madri durante la maternità.
I cambiamenti dopo l’assegno unico
La nascita dell’assegno unico ha portato a un’importante razionalizzazione delle misure di sostegno familiare. Numerose agevolazioni, tra cui le detrazioni per i figli a carico al di sotto dei 21 anni, gli Assegni per il Nucleo Familiare (ANF), il bonus bebè e il celebre “bonus mamma domani,” sono state consolidate sotto l’ombrello dell’assegno unico a partire da marzo 2022.
L’assegno di maternità dei comuni
Nonostante i cambiamenti radicali, una misura di supporto familiare ha dimostrato la sua costante vitalità: l’assegno di maternità dei Comuni. Introdotto nel lontano 2001 attraverso il Decreto Legislativo n° 151, questo incentivo è rimasto immutato nel suo obiettivo di fornire sostegno alle madri durante il periodo di maternità.
A chi è rivolto
L’assegno di maternità dei Comuni ha un chiaro focus: madri prive di altre forme di copertura durante la maternità. Questo beneficio è rivolto a madri senza occupazione o con lavori che non soddisfano i criteri di maternità obbligatoria. Nel 2023, l’assegno è stato adattato all’inflazione, raggiungendo un importo di 383,46 euro al mese per un periodo di 5 mesi.
Procedura e scadenze
Per ottenere l’assegno di maternità dei Comuni, le madri devono presentare una richiesta al Comune di residenza. In caso di approvazione, l’erogazione dell’assegno è gestita dall’INPS.
La tempistica riveste un ruolo cruciale: le richieste devono essere inoltrate entro 6 mesi dalla data di nascita. Questo termine perentorio è vitale per conservare il diritto all’assegno. L’importo dell’assegno non sarà elargito mensilmente, ma in un unico bonifico, pari a 1.917,30 euro, a favore delle beneficiarie.