Assegno d’integrazione salariale 2022: cos’è, beneficiari e requisiti
L’assegno d’integrazione salariale è riconosciuta dal Fondo di solidarietà per le attività professionali con lo scopo di tutelare i lavoratori dipendenti nei casi di riduzione o sospensione dell’attività lavorativa. Vediamo insieme come funziona.
Le istruzioni operative in merito alla misura sono contenute nella circolare 29/2022 dell’Inps, tramite la quale l’ente ha fornito le informazioni necessarie in merito al funzionamento del Fondo di solidarietà e dell’assegno di integrazione salariale nei casi di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa. Vediamo insieme nel dettaglio.
Assegno d’integrazione salariale 2022: cos’è
Per il momento il Fondo si rivolge solamente alle attività professionali che occupano in media più di tre dipendenti, tuttavia la Legge di Bilancio 2022 ha imposto una modifica che estende il campo di applicazione alle aziende che hanno anche un solo dipendente.
Assegno d’integrazione salariale: beneficiari e requisiti
Le causali riconosciute sono le medesime per la cassa integrazione ordinaria e straordinaria, quali:
- situazioni aziendali dovute ad eventi transitori e non imputabili all’impresa o ai dipendenti;
- situazioni temporanee di mercato;
- riorganizzazione aziendale;
- crisi aziendale;
- contratti di solidarietà.
Inoltre, le condizioni che devono sussistere sono le seguenti:
- almeno 90 giorni di anzianità – di lavoro effettivo – presso quell’unità produttiva per la quale è richiesto l’accesso alla prestazione in oggetto;
- l’assenza di altre attività lavorative in favore di soggetti terzi da parte del lavoratore per il quale è richiesto l’assegno;
- il lavoratore beneficiario dell’assegno deve accettare di prendere parte a un percorso di riqualificazione.