Assegno unico 2022: come richiedere gli arretrati per il figlio appena nato
Per i genitori con figlio in arrivo, è bene aspettare la nascita del bebè per presentare domanda per l’assegno unico e poter accedere agli arretrati. Vediamo insieme perché e come fare domanda.
L‘assegno unico è la misura introdotta nel 2022 che va a sostituire la maggior parte delle agevolazioni rivolte alle famiglie con i figli a carico negli scorsi anni. A poter beneficiare della misura sono i genitori dal settimo mese di gravidanza ai 21 anni.
Vediamo insieme come richiedere l’assegno unico per poter beneficiare degli arretrati in caso di figlio appena nato.
Assegno unico: domanda per il figlio appena nato
Per i nuovi nati l’Assegno unico decorre dal settimo mese di gravidanza. La domanda va presentata dopo la nascita, ossia dopo che è stato attribuito al minore il codice fiscale. Con la prima mensilità di Assegno saranno pagati gli arretrati a partire dal settimo mese di gravidanza.
È possibile presentare domanda tramite:
- il sito internet INPS (con accesso diretto al servizio in evidenza tramite SPID, Carta di Identità Elettronica 3.0 (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS))
- il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile, con la tariffa applicata dal gestore telefonico);
- gli enti di patronato.
Scaduto il termine del 30 giugno per accedere agli arretrati, le domande presentate a partire dal primo luglio in poi prevedono che il pagamento dell’assegno unico avvenga dal mese successivo a quello della domanda.
Assegno unico: come funziona
L’Assegno unico e universale è la misura economica a sostegno delle famiglie con figli a carico entrata in vigore a inizio 2022.
L’Assegno unico viene erogato in base all’ISEE, sulla base del quale cambiano gli importi:
- per i redditi più bassi sarà di circa 180 euro per ogni figlio e dal terzo figlio in poi l’importo arriva a 250/260 euro;
- per i redditi più alti, e anche per coloro che decidono di non presentare l’ISEE, l’importo cala fino ai 50 euro a figlio.
Inoltre, è prevista una maggiorazione se entrambi i genitori lavorano.