Assegno unico 2022: l’importo può variare durante l’anno?

Rachele Luttazi
  • Esperta in welfare e bonus
  • Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente e della Cultura
29/05/2022

L’importo dell’assegno unico e universale può cambiare durante l’anno? La risposta è sì e le variazioni dipendono dai principali requisiti necessari per usufruire dell’agevolazione. Vediamo insieme quando la cifra dell’assegno unico subisce una variazione.

Family home activities concept

Con maggio si conclude il terzo mese dei pagamenti dell’assegno unico e universale, introdotto da gennaio 2022 ma la cui erogazione ha avuto inizio soltanto a partire da metà marzo. È ancora possibile presentare domanda per usufruire dell’agevolazione per le famiglie con i figli a carico, tuttavia per potere ottenere gli arretrati la richiesta deve essere presentata entro il 30 giugno 2022.

Nel frattempo, alcuni beneficiari dell’assegno unico si chiedono se l’importo dell’agevolazione possa variare nel corso dell’anno. Vediamo insieme.

Assegno unico 2022: quando la cifra può cambiare

Big family walking outdoors

L’importo dell’assegno unico e universale dipende soprattutto dal numero di figli e dall’indicatore economico ISEE, pertanto variazioni di questi due requisiti comportano di conseguenza cambiamenti nell’importo dell’agevolazione.

Inoltre, si può beneficiare dell’assegno unico soltanto se i figli hanno un’età inferiore ai 21 anni, pertanto una volta compiuto il 21esimo anno d’età non è più possibile usufruire dell’agevolazione.

Assegno unico 2022: come funziona

Tiny family at grocery bag with healthy foodL’Assegno Unico Universale è la misura economica a sostegno delle famiglie con figli a carico entrata in vigore a inizio 2022. Il nome della misura deriva dal fatto che andrà a sostituire la maggior parte delle misure erogate finora per i figli a carico.

L’Assegno unico verrà erogato in base all’ISEE, sulla base del quale cambieranno gli importi:

  • per i redditi più bassi sarà di circa 180 euro per ogni figlio e dal terzo figlio in poi l’importo arriva a 250/260 euro;
  • per i redditi più alti, e anche per coloro che decidono di non presentare l’ISEE, l’importo cala fino ai 50 euro a figlio.

Inoltre, è prevista una maggiorazione se entrambi i genitori lavorano.

È possibile presentare domanda tramite:

  • il sito internet INPS (con accesso diretto al servizio in evidenza tramite SPID, Carta di Identità Elettronica 3.0 (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS))
  • il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile, con la tariffa applicata dal gestore telefonico);
  • gli enti di patronato.

Per le domande inoltrate entro il 30 giugno saranno riconosciuti gli arretrati a partire dal mese di marzo, mentre per quelle presentate dopo tale data, l’assegno spetterà dal mese successivo a quello della domanda.