Assegno unico 2022: quali sono le maggiorazioni previste?

Rachele Luttazi
  • Esperta in welfare e bonus
  • Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente e della Cultura
20/07/2022

È possibile beneficiare di alcune maggiorazioni per quanto riguarda l’assegno unico e universale. Infatti, se in possesso di alcuni requisiti l’importo della misura aumenta. Vediamo insieme quando e di quanto.

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L’Assegno unico e universale è entrato in vigore nel 2022 ed è la misura economica a sostegno delle famiglie con i figli a carico, il cui importo dipende dal numero di quest’ultimi e dalla propria situazione reddituale. Esistono, inoltre, dei casi in cui si può beneficiare di una maggiorazione dell’importo se si possiedono determinati requisiti.

Vediamo insieme quali e quante sono le maggiorazioni previste per l’assegno unico.

Assegno unico 2022: tutte le maggiorazioni

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Per ciascun figlio successivo al secondo è prevista una maggiorazione dell’importo dell’assegno unico pari a 85 euro mensili per coloro che presentato un ISEE pari o inferiore a 15.000 euro e si riduce gradualmente fino a raggiungere un valore pari a 15 euro in corrispondenza di un ISEE pari o superiore a 40.000 euro.

Per ciascun figlio minorenne con disabilità, gli importi aumentano di una somma pari a 105 euro mensili in caso di non autosufficienza, a 95 euro mensili in caso di disabilità grave e a 85 euro mensili in caso di disabilità media. Per ciascun figlio maggiorenne di età fino a 21 anni con disabilità (di grado almeno medio), è prevista una maggiorazione dell’importo pari a 80 euro mensili.

Per ciascun figlio con disabilità (di grado almeno medio) a carico di età pari o superiore a 21 anni è previsto un assegno dell’importo pari a 85 euro mensili se si possiede un ISEE pari o inferiore a 15.000 euro. Per livelli di ISEE superiori, esso si riduce gradualmente fino a raggiungere un valore pari a 25 euro in corrispondenza di un ISEE pari o superiore a 40.000 euro.

Le altre maggiorazioni

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Per le madri di età inferiore a 21 anni è prevista una maggiorazione dell’assegno unico pari a 20 euro mensili per ciascun figlio.

Nel caso in cui entrambi i genitori siano titolari di reddito da lavoro è prevista una maggiorazione per ciascun figlio minore pari a 30 euro mensili a quei beneficiari che possiedono un ISEE pari o inferiore a 15.000 euro. Per livelli di ISEE superiori, si riduce gradualmente fino ad annullarsi in corrispondenza di un ISEE pari o superiore a 40.000 euro.

Rilevano ai fini della maggiorazione in discorso i redditi da lavoro dipendente o assimilati nonché i redditi da pensione, i redditi da lavoro autonomo o d’impresa, che devono essere posseduti al momento della domanda. In particolare, con riferimento ai redditi da lavoro autonomo, rilevano altresì:

  • i redditi derivanti dalle prestazioni sportive professionistiche non occasionali;
  • le indennità corrisposte ai giudici onorari di pace e ai viceprocuratori onorari.

Inoltre sono previste le seguenti maggiorazioni:

  • una maggiorazione forfettaria per i nuclei familiari con 4 o più figli di importo pari a 100 euro mensili per nucleo;
  • una maggiorazione compensativa per i nuclei familiari con ISEE non superiore a 25.000 euro.