Assegno unico 2023 arretrati: cosa fare per non perderli?
L’assegno unico rappresenta un sostegno economico prezioso per le famiglie con figli a carico. La richiesta tempestiva e corretta è fondamentale per ottenere i pagamenti retroattivi e sfruttare appieno questo beneficio. Accedendo al sito dell’INPS e presentando la domanda con un ISEE valido, le famiglie possono usufruire dell’assegno unico e migliorare la propria situazione economica.
L’assegno unico è diventato un importante strumento di sostegno economico per le famiglie con figli a carico, sostituendo altre misure di welfare. Questo assegno mensile varia in base all’ISEE del nucleo familiare e al numero di figli. Tuttavia, è fondamentale comprendere le modalità per richiederlo e ottenere i pagamenti retroattivi.
Richiesta tempestiva per ottenere i retroattivi
L’assegno unico offre la possibilità di richiedere i pagamenti retroattivi dei mesi precedenti non utilizzati. Presentando la domanda entro il 30 giugno, è possibile ottenere l’assegno a partire dal settimo mese di gravidanza, evitando la perdita dei retroattivi. È un’opportunità da non lasciarsi sfuggire, soprattutto per le famiglie con figli già nati.
Procedura di richiesta dell’assegno unico
La domanda per l’assegno unico può essere presentata online tramite il sito dell’INPS. È possibile ottenere supporto da patronati o intermediari abilitati, ma è anche possibile gestire autonomamente la procedura utilizzando strumenti di identificazione digitale come SPID, CIE o CNS. L’accesso all’area riservata dell’INPS consente di compilare la richiesta inserendo i dati del richiedente, del secondo genitore (se presente) e dei figli per i quali si richiede l’assegno.
Importanza dell’ISEE valido
Al momento della presentazione della domanda, è essenziale disporre di un ISEE valido. Per l’anno 2023, l’ISEE fa riferimento ai redditi e ai patrimoni del nucleo familiare nel 2021. Assicurarsi di avere un ISEE aggiornato è fondamentale per beneficiare dell’assegno unico e dei relativi retroattivi.