Assegno unico 2023: cosa fare per ottenere l’aumento

Rachele Luttazi
  • Esperta in welfare e bonus
  • Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente e della Cultura
31/01/2023

Per ricevere l’aumento dell’assegno unico, è necessario presentare l’ISEE aggiornato senza la scadenza prevista. Vediamo insieme entro quando sarà necessario aggiornare l’ISEE.

isee-online-2020

A partire dal prossimo mese, gli importi dell’assegno unico saranno soggetti a rivalutazione dovuta all’aumento del costo della vita, secondo quanto previsto dalla Legge di bilancio 2023. 

Tuttavia, per poter beneficiare degli aumenti, così come per continuare a ricevere il contributo, sarà necessario aggiornare l’ISEE o comunicare eventuali variazioni rispetto alla situazione precedente.

Vediamo insieme quali sono le scadenze previste.

Assegno unico: si deve aggiornare l’ISEE per ricevere gli aumenti

composition-for-family-concept-on-blue-background-min

Per coloro che hanno presentato domanda per l’assegno unico nel 2022, quest’anno l’agevolazione sarà erogata in maniera automatica, pertanto non sarà necessario fare richiesta un’altra volta. Tuttavia, sarà necessario aggiornare l’ISEE o comunicare eventuali variazioni rispetto alla situazione precedente, anche per beneficiare della rivalutazione.

Infatti, per usufruire del contributo è necessario essere in possesso dell’ISEE in corso di validità, poiché l’importo dell’assegno unico varia in funzione del valore dell’indicatore economico. In assenza di ISEE sarà pagato l’importo minimo, pari a 50 euro al mese.

Entro quando aggiornare l’ISEE

L’ISEE aggiornato sarà preso in considerazione a cominciare da marzo 2023. Nello specifico:

  • se entro il 1° marzo l’ISEE è già rinnovato, l’assegno unico 2023 sarà pagato con l’importo aggiornato spettante a decorre da marzo 2023;
  • se l’ISEE è rinnovato nel periodo 1° marzo 2023 – 30 giugno 2023, l’assegno sarà pagato sulla base dell’ISEE aggiornato a partire dal mese successivo e non si perdono gli arretrati (a partire da marzo);
  • se l’ISEE è rinnovato dopo il 30 giugno 2023, l’assegno unico sarà pagato con l’importo aggiornato dal mese successivo senza accedere agli arretrati. In questo caso per i mesi precedenti (a cominciare da marzo) sarà corrisposto solo l’importo minimo mensile, quindi, 50 euro.

Gli aumenti per il 2023

A partire da quest’anno, gli importi dell’assegno unico aumenteranno del 50% per i figli di età inferiore a un anno: dunque, la somma più alta passerà da 175 a 262 euro mensili. Lo stesso aumento riguarderà i figli di età compresa tra 1 e 3 anni nei nuclei nei quali ce ne sono almeno tre. In questo caso però il ritocco verso l’alto è condizionato da un requisito Isee: non dovrà essere superiore alla soglia dei 40mila euro.

Le altre due novità riguardano i disabili e le famiglie con 4 figli o più. Nel primo caso è stata resa permanente la correzione introdotta a giugno 2022, la quale prevedeva che anche i disabili maggiorenni che vivono a carico della famiglia possano beneficiare dell’assegno universale base e fino all’età di 21 anni delle specifiche maggiorazioni riservate ai disabili minorenni. Nel secondo caso, la maggiorazione ad hoc di 100 euro sale a 150 euro.

Come fare domanda

È possibile presentare domanda per l’assegno unico tramite:

  • il sito internet INPS (con accesso diretto al servizio in evidenza tramite SPID, Carta di Identità Elettronica 3.0 (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS))
  • il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile, con la tariffa applicata dal gestore telefonico);
  • gli enti di patronato.